C’è sabato l’ultima fatica azzurra in amichevole contro il Giappone a Treviso ma a tener banco sono senza dubbio le convocazioni di Coach Crowley che ha scelto i 33 giocatori che disputeranno la Rugby World Cup In Francia andranno 19 avanti e 14 trequarti, come ha spiegato il tecnico: “Abbiamo cercato di portare almeno un’opzione per ogni singolo ruolo. Quindi almeno 4 giocatori per le seconde linee, 6 terze linee e 6 piloni. Per quanto riguarda i trequarti, ci sono tanti giocatori che possono ricoprire più posizioni, ed è uno dei motivi per cui abbiamo portato 4 mediani di mischia. Ecco spiegata quindi la scelta di convocare 19 avanti e 14 trequarti”.
I giocatori che vengono da un infortunio, come Riccioni e Varney, sono completamente recuperati? Saranno in campo già contro il Giappone?
“Probabilmente Varney giocherà contro il Giappone. Per quanto riguarda Riccioni, il suo recupero procede bene e se ci dovesse essere la necessità potrebbe anche giocare, ma la nostra idea è quella di lasciargli un paio di settimane di tempo per allenarsi senza forzare. Sarà disponibile per le partite della Coppa del Mondo”.
Quanto è stato difficile, sia professionalmente che umanamente, dire ai giocatori esclusi che non avrebbero fatto parte della spedizione?
“Molto. Alla fine tutti vogliono giocare una Coppa del Mondo, e hanno lavorato tutti duramente per arrivare fino a qui, nessuno si è risparmiato. Tutto ciò che puoi dire loro è che sai che si tratta di una decisione difficile che però un allenatore ha il dovere di prendere, far sapere che hai apprezzato il loro lavoro e ricordare sempre di tenersi pronti perché potrebbero essere chiamati in caso di infortunio di uno dei 33. Non è stato facile dirglielo, perché tutti questi ragazzi hanno creato una vera e propria famiglia insieme. Inoltre, abbiamo 5 giocatori che non abbiamo potuto prendere in considerazione per infortunio: Menoncello, Padovani, Lucchesi, Marin e Polledri. Anche dir loro che non avrebbero avuto la possibilità di giocare il Mondiale è stato difficile”.
Alla fine al Mondiale ci sarà anche Giacomo Da Re, che ha giocato solo contro la Scozia. Cosa l’ha convinto e cosa le piace di lui?
“La scelta di portare tre aperture è legata al fatto che sia Paolo Garbisi, sia Tommaso Allan potrebbero trovarsi a ricoprire altri ruoli durante il Mondiale. Paolo come primo centro e Tommaso come estremo, per cui avevamo necessariamente bisogno di una terza opzione. Anche se non ha giocato molto in quest’ultimo periodo, Da Re ha tutte le abilità che servono per stare a questo livello, è davvero un ottimo giocatore e anche quando non è in gara lavora molto bene in allenamento ed è quindi un valore aggiunto anche nella preparazione settimanale. Sarà una parte importante del gruppo. Lo scorso anno ha esordito nel tour estivo contro il Portogallo e ha imparato molto da quella partita, è migliorato tanto nel gioco al piede e sarà un’altra opzione per noi all’apertura”
Cosa invece l’ha portata a non scegliere Federico Mori?
“È arrivato molto vicino alla convocazione. Può giocare sia centro che ala, ma abbiamo dovuto prendere una decisione e considerare quelle che erano le prime scelte. Ovviamente rimarrà a disposizione perché può essere uno di quelli che ritornerà nel gruppo nel caso vi fosse una necessità dettata dagli infortuni. Lui come Lucchin. È sempre un peccato lasciare fuori giocatori così, ma purtroppo fa parte del processo di selezione”.
Avete già deciso il possibile “34° giocatore” o le possibili riserve da utilizzare in caso di necessità?
“Sì, per ogni ruolo ci sarà un possibile sostituto in caso di infortunio. Ad esempio, Alongi sarà pronto se ci sarà un’emergenza nel ruolo di pilone destro, come Buonfiglio a sinistra e Manfredi tallonatore. In seconda abbiamo Zambonin e Iachizzi, fra i trequarti ci sono lo stesso Mori, Lucchin e Gesi. Non c’è un’unica riserva, saranno tutti a disposizione a seconda del ruolo”.
Quali novità vedremo contro il Giappone?
“Abbiamo dei ragazzi che per vari motivi non hanno giocato molto e che quindi dovranno mettere insieme altro minutaggio, come ad esempio Capuozzo, Varney e Page Relo. È l’ultima occasione di giocare prima della Rugby World Cup, per cui bisogna sfruttarla bene”.
La Redazione
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