rugby-nazionale-italiana-696x464ROMA-In vista del Six Nations 2018 ecco profilarsi all’orizzonte il novembre dei tre test match azzurri. L’Italrugby affronterà le Fiji sabato 11 novembre allo Stadio “Angelo Massimino” di Catania, i Pumas argentini sabato 18 novembre allo Stadio “Artemio Franchi” di Firenze e gli Springboks sudafricani allo Stadio “Euganeo” di Padova sabato 25 novembre.

A tal pro, la Nazionale si raduna a Parma da oggi, domenica 22 ottobre, sino a mercoledì 25, e a Treviso da domenica 29 ottobre a mercoledì 1 novembre: la rosa degli azzurri verrà ridotta a trentuno atleti a conclusione del raduno di Treviso, in preparazione al match debutto stagionale. Sono ventidue gli atleti confermati dal CT nel gruppo protagonista del tour estivo nell’Emisfero Sud, con il rientro di due veterani come capitan Sergio Parisse – recordman di presenze con 126 caps –e del tallonatore Leonardo Ghiraldini, il più presente numero due della storia azzurra con 86 presenze. Fuori per infortunio ci sono l’apertura Tommaso Allan, l’ala Michele Campagnaro, Luca Morisi e Sami Panico. Cinque gli esordienti convocati, tre dei quali alla prima convocazione assoluta: già aggregati alla Nazionale in passato l’estremo Matteo Minozzi (classe ’96) ed il mediano d’apertura irlandese Ian McKinley, conquistano invece la prima chiamata assoluta in azzurro il trequarti neozelandese della Benetton Rugby Jayden Hayward e le due giovani terze linee Renato Giammarioli e Giovanni Licata. Proprio quest’ultimo, nato il 18 febbraio del 1997, è il più giovane convocato e l’unico proveniente dal Campionato Italiano d’Eccellenza, dove ancora non ha debuttato con le Fiamme Oro Rugby avendo preso parte alla prima fase di stagione nel Guinness PRO14 come permit player delle Zebre Rugby Club.

Questa convocazione – ha dichiarato il CT dell’Italia, Conor O’Shea – è stata senza dubbio la più difficile ed eccitante da completare. Nonostante gli infortuni, c’è stato tra gli allenatori un grande dibattito su molteplici posizioni. La qualità del lavoro che si sta portando avanti sia alla Benetton che alle Zebre, e più in generale ad ogni livello del gioco, sta iniziando ad avere un reale impatto sulla qualità e sulla profondità degli atleti a nostra disposizione e questo aspetto non farà che migliorare negli anni a venire”.

Siamo persone con i piedi per terra – ha aggiunto O’Shea – e conosciamo bene la difficoltà delle sfide che ci aspettano, ma siamo anche consapevoli del fatto che stiamo compiendo progressi significativi verso il nostro obiettivo di tornare ad essere una squadra estremamente competitiva sul palcoscenico internazionale”.

La nostra prossima sfida sono i test match di novembre – ha proseguito il CT dell’Italia – e crediamo che grazie al miglioramento del nostro livello di fitness, che non è ancora nemmeno vicino a quello che possiamo raggiungere come gruppo, e con l’accresciuta fiducia che i giocatori hanno dalle prestazioni nei propri Club, potremo fare un nuovo passo avanti nel nostro cammino. Fiji, Argentina e Sudafrica sono tutte davanti a noi nel ranking internazionale ma sappiamo che avremo le possibilità per vincere queste partite. Dovremo essere sicuri di poterle cogliere quando arriveranno”.

Andrea Curti