Francia-Italia ha chiuso la prima giornata del Sei Nazioni sancendo la 33a sconfitta (prevedibile) consecutiva degli azzurri nella kermesse europea di rugby. Diversi gli obiettivi dei due quindici in campo. La Francia, 5a nel ranking, proviene dal successo sugli All Blacks e punta alla vittoria sia nel Six Nations 2022 che nel Mondiale in casa nel 2023. L’Italia al contrario 14ma squadra al mondo, proviene da 32 sconfitte consecutive nel Sei Nazioni (non si vince dal 2015) ed ha 12/15 made in Benetton, a testimonianza di quanto incida il blocco della franchigia di Treviso. Si parte e i padroni di casa al 5′ marcano i primi tre punti dalla piazzola con l’estremo Jaminet. Gli azzurri però non demordono, anzi. Placcano e difendono come non si vedeva da anni e apre le danze delle mete con l’esordiente ala Menoncello che vola a prendere un calcio di Garbisi all’angolo sinistro e schiaccia l’ovale. Italia avanti 7-3 al Parigi con pieno merito. Ma ecco il solito stupido errore a rovinare la festa: il mediano di mischia Varney non si avvede dell’avversario e così fa un assist straordinario per il francese Jelonch che ringrazia e riporta avanti i galletti 8-7. L’Italia però è viva e si guadagna una punizione che Garbisi al 29′ trasforma alla grande per il controsorpasso azzurro del 10-8. I francesi non sono più spavaldi come all’inizio, fanno fatica ad uscire dalla morsa azzurra e allora optano per i pali e li centrano al 34′ col solito Jaminet: 11-10 per i padroni di casa ma Italia in partita. Cresce però la pressione francese e l’ala Villiere nel recupero del primo tempo buca la difesa azzurra andando in meta per la seconda volta. Jaminet trasforma e i galletti vanno al riposo avanti 18-10. Ad inizio di seconda frazione la Francia parte alla carica con gli azzurri costretti alla difensiva. Al 42′ una metà dei francesi viene annullata dal VAR, ma al 48′ ancora l’ala Villiere fa lo slalom tra i paletti italiani e firma la seconda metà personale, la terza del quindici di casa. Così i francesi prendono il largo 23-10 e inizia la girandola delle sostituzioni. Finalmente Varney, il peggiore degli azzurri, è rilevato da Brix ma la  musica non cambia. I francesi vogliono la quarta meta (valida per il bonus) e la ottengono con Penaud che s’invola sull’out destro e marca grazie al sostegno di Dupont. Adesso i punti di differenza sono 20. Avrebbero gli azzurri l’occasione della seconda meta ma i transalpini difendono bene e vanificano gli sforzi dell’Italia. Finisce con la terza meta personale di Villiere. Alla fine 37-10 per la Francia, punteggio che poteva essere meno rotondo.
Andrea Curti