Siamo allo scadere dell’incontro, il piccolo estremo Capuozzo (di chiare origini campane ma trasferito in Francia da anni ormai) parte con serpentine e dribbling ubriacanti che lasciano sul posto gli increduli gallesi e porge l’ovale della vittoria all’estremo Padovani, bravissimo nel sostegno al compagno. La trasformazione finale di Garbisi è perfetta per la vittoria azzurra, incredibile quanto da brividi. E’ da qui che bisogna ripartire, da quella fame di vittorie che contraddistingue l’attuale gruppo azzurro agli ordini dell’head coach Crowley, uomo carismatico e pragmatico al contempo. Peccato che, tra botte prese nelle passate partite al Sei Nazioni (scandalosi i placcaggi al collo subiti senza essere sanzionati dall’arbitro di turno) e nel campionato francese, l’estremo Capuozzo non sia del match domani all’Olimpico sempre contro il Galles (ore 15.15, diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8). Ma la contromossa di Crowley non si è fatta attendere: dentro Tommaso Allan ad estremo, ragazzo che toccherà quota 70 presenze con l’Italrugby, con le ali Bruno e Padovani pronte a volare, e la conferma delle coppie di centri e mediana con Brex-Menoncello e Garbisi-Varney. Quindi anche tre calciatori in campo: Allan appunto, Garbisi e Padovano, tutti piedi caldi di buona fattura. In terza linea settima presenza consecutiva da titolare per Lorenzo Cannone che completerà il reparto delle terze linee insieme a capitan Lamaro e Sebastian Negri. In seconda linea il duo formato da Niccolò Cannone e Federico Ruzza, mentre in prima linea scenderanno dal primo minuto Ferrari, Nicotera e Fischetti. Pronti a subentrare dalla panchina Bigi, Zani, Riccioni, Iachizzi, Pettinelli, Zuliani, Fusco, Morisi, rincalzi ma non troppo. Dichiara Crowley: “Abbiamo recuperato bene dall’ultima partita e questa settimana abbiamo lavorato sulle aree in cui dovevamo migliorare. Conosciamo la sfida che ci aspetta contro il Galles e non vediamo l’ora di giocare e speriamo di poter continuare a sviluppare il modo in cui vogliamo giocare”.
Arbitrerà il match, speriamo con più equità rispetto al recente passato, l’australiano Damon Murphy.
Andrea Curti
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