E’ dal 2015 (contro la Scozia) che l’Italrugby non vince nel Sei Nazioni e i tempi, ahinoi, si allungheranno, considerato ciò che abbiamo visto oggi all’Olimpico contro la Francia. Quindici timoroso, confusionario, quello azzurro che, se da una parte ha pagato l’inesperienza rispetto ai rivali transalpini (127 caps in campo contro i 291 dei francesi), dall’altra ha mostrato una imbarazzante inferiorità tecnica e agonistica. Il match contro la Francia è praticamente durato sei minuti, il tempo necessario ai galletti bleu per andare in metà con la terza linea Cretin, trasformata dal piedino fatato di Jalibert. Sotto subito di dieci punti, gli azzurri hanno tentato di tener botta ma portare avanti l’ovale si è rivelato troppo dispendioso atleticamente. In una delle rare azioni offensive italiane, in 17ma fase, è venuta la punizione che il mediano Garbisi ha trasformato, portando i primi 3 punti per la Patria. Ci sono voluti poi 24 minuti per vedere la prima mischia, e forse era meglio evitarla, vista la superiorità francese in tutte le fasi di gioco. La Francia infatti non ha mai smesso di giocare e, in tre minuti, ispirata dal migliore in campo, il piccolo mediano di mischia Dupont, è andata in meta prima con Fickon e poi con Vincent, complice anche una difesa azzurra eufemisticamente allegra. Quando i nostri confinanti hanno rallentato, al 33′ c’è stato l’unico guizzo del XV azzurro, con Varney che ha lanciato l’ala Ioane in meta, ma l’arbitro ha ravvisato un avanti del mediano di mischia italiano e quindi ha annullato la marcstura. Il primo tempo finisce 24-3 per la Francia ma, nei secondi 40 minuti, la musica non cambia. Troppo il divario in campo, disarmante. Dulin, Dupon, doppietta di Thomas: le mete francese alla fine saranno sette contro l’unica, sparuta e forse occasionale, di Sperandio che calcia su se stesso e trova il pertugio giusto per schiacciare l’ovale in meta. La Francia alla fine s’impone 50-10 ed è una sconfitta veramente brutta per come è arrivata; se questa è l’Italia, così stare nel Sei Nazioni non ha molto senso, meglio cercare altri partner più alla portata. Anche perché già sabato prossimo ci sarà un altro calvario in casa degli inglesi.

Andrea Curti