ROMA-Nell’anticipo serale della terza giornata del Six Nations 2008, al Velodrome di Marsiglia, si sono presentate due squadre in crisi: da una parte la Francia, che ha toccato il fondo del decimo posto del ranking mondiale (pur avendo il campionato più ricco del mondo), dall’altra l’Italia che in 2 partite ha subito 102 punti e 15 mete e sopratutto proviene da 14 sconfitte consecutive nel Sei Nazioni. Che diventano 15. I francesi s’impongono 34-17 alla fine di un match nervoso, condizionato da un arbitraggio a senso unico (per i padroni di casa) da parte dell’inglese Barnes, che ha usato in campo due pesi e due misure, fischiando di tutto agli azzurri quando i francesi erano in seria difficoltà. L’incontro si è aperto con una meta francese al quinto in mischia Gabrillagues (non trasformata da Machenaud) ma il carretto azzurro, cinque minuti dopo, è vivo e porta in meta tecnica l’Italia, Allan trasforma per il vantaggio 7-5. I francesi attaccano ma sono nervosi e fallosi, gli azzurri placcano che è un piacere e fanno un fortino davanti alla loro linea di meta. I padroni di casa non passano così lasciano da parte la loro spavalderia e cominciano a piazzare con successo; al 28′ e al 39′ Machenaud trasforma le punizioni generose del solito arbitro casalingo (o anti-Italia, fate vobis), in questo caso l’inglese Barnes, e così, ma solo così, i francesi chiudono in vantaggio 11-7 i primi quaranta duri minuti di gioco. Ripresa con la pressione immediata dei padroni di casa ma Allan libera in touche. Due girti di lancette e gli azzurri perdono ingenuamente una palla in mischia ma l’ala francese     con un avanti salva l’Italia da una meta sicura. Ma quando i transalpini sono in difficoltà ecco sopraggiungere l’aiutino dell’arbitro: altra punizione facile facile per Machenaud e Francia che vola 14-7. Entra Gori e la mediana si rivitalizza a tal punto che l’arbitro fischia la prima punizione dell’incontro per l’Italia (dopo 49′); Allan è implacabile, Francia 14 Italia 10. Gli azzurri vanno anche vicini alla meta con il break di Negri ma è l’estremo Bonneval, dopo l’ennesima touche rubata dai francesi, a siglare la seconda meta dei transalpini in velocità. Machenaud trasforma, 21-10. Poi ancora l’arbitro Barnes vede un off-side di un azzurro e altra punizione per i francesi che salgono così a 24. L’Italia si sfalda e si innervosisce, complice anche l’arbitraggio vergognoso a cui va incontro. Non c’è più partita, è un peccato. I francesi fanno punti su punti, gli azzurri trovano la seconda meta nel finale con l’estremo Minozzi, forse il migliore, ma ancora una volta si torna a casa senza vittoria.

Andrea Curti