L’Italia batte 42-21 il Giappone e conclude con due buone prestazioni il suo cammino di preparazione alla Rugby World Cup. Partita molto combattuta per 70 minuti, poi però i nipponici cedono a un’Italia lucida e capace di chiudere la questione al momento giusto. Player of the match per Ange Capuozzo, ma grande prestazione da parte di tutti gli azzurri, con Ioane autore di una tripletta. Si comincia con una difesa italiana subito aggressiva: ottimi placcaggi di Negri, Lamaro e Brex, poi il capitano azzurro conquista il tenuto che porta i compagni nei 22 giapponesi. La prima maul avanza, e guadagna anche un calcio di punizione, la seconda invece viene respinta e poi Fukui guadagna il turnover che fa sfumare la prima azione italiana. Alla seconda occasione, però, l’Italia colpisce: Varney tira fuori un pallone difficile dalla ruck, apre su Garbisi che trova uno splendido varco in mezzo al campo e al momento giusto restituisce il pallone al compagno, che deve soltanto schiacciare in mezzo ai pali per il 7-0.Il Giappone risponde al 15’ con una bellissima azione da rimessa laterale: pallone portato giù alla velocità della luce, Horie finta la carica e trova poi l’incrocio con Naikabula, che sorprende la difesa italiana e segna. Lee Seung non trasforma e gli Azzurri restano in vantaggio.Il Giappone è molto ben messo in campo, ma quando l’Italia riparte palla in mano ha una marcia in più: Paolo Garbisi dà il via all’azione, Ioane semina il panico nella difesa giapponese e serve Allan, che assorbe l’avversario e con un offload splendido serve Capuozzo in corsa. L’ala azzurra apre il gas, guarda in mezzo e con un calcio perfetto serve Ioane al centro, che vola in mezzo a due giapponesi e schiaccia.Al 28’ Fischetti sostituisce Nemer, mentre Bigi entra temporaneamente per Nicotera. Il Giappone reagisce. Lee Seung sbaglia un calcio di punizione concesso per fallo di Negri in touche, poi si riscatta al 34’ coi punti del 14-8. Gli Azzurri però tornano subito davanti e allungano con il piede di Allan. Nel finale di frazione Lee ricompone le distanze con un calcio da quasi metà campo per il 17-11 con cui si chiude il primo tempo.Nella ripresa l’Italia prova subito a mettere pressione agli avversari, e al 46’ Allan trova il calcio del 20-11. Il Giappone reagisce. Prima Ruzza ruba una gran touche sui 5 metri italiani. Poi Naikabula vola sul lato sinistro, salta Capuozzo che però non molla, lo va a riprendere e lo placca, infine Brex con il solito gran placcaggio su Osada chiude la questione. I nipponici però continuano a spingere e al 52’ marcano: segna Kotaro Matsushima dopo un’azione da 12 fasi, con Otaro che è bravo a raccogliere un pallone vagante e a servirlo al proprio estremo.La risposta della squadra di Crowley però è immediata, e arriva con l’azione più bella della partita: pallone spostato da una parte all’altra con Allan, Garbisi e Morisi perfetti. Capuozzo apre il gas sulla destra e poi allarga su Brex. Il centro trova il sostegno interno di Ioane, che marca per il 25-16. L’Italia spinge ancora e al 65’ allunga con il piede di Allan.A 10 minuti dalla fine un’altra fiammata riporta sotto il Giappone. Azione costruita dagli avanti, che con 10 ottime fasi trovano un avanzamento costante, Nakamura muove poi su Riley che trova il varco giusto per segnare la meta del 28-21. Il finale è concitato, il Giappone lotta su ogni pallone, ma l’Italia non concede altre occasioni, tiene i Brave Blossoms sempre nella propria metà campo e al 77’ Ioane chiude la partita con una splendida serpentina: ne salta 3 e vola in mezzo ai pali.

La Redazione