ROMA -La riunione presso la Scuola superiore di polizia a Roma è durata più o meno un’ora. Al tavolo dell’Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni sportive il ministro dell’Interno Matteo Salvini il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, della Figc, Gabriele Gravina, delle Leghe di Serie A, Serie B e Lega Pro, nonché i presidenti delle Associazioni Italiane Calciatori, Arbitri, Allenatori, i Presidenti della Federazione Italiana Editori Giornali e dell’Ordine dei Giornalisti. Al termine del vertice Salvini in conferenza stampa ha affrontato praticamente tutti i temi dando risposte nette e precise sugli argomenti trattati. “Nel 2018 non si può morire di calcio. Debelleremo il teppismo all’interno ed all’esterno degli stadi. Lo stato ha tutte le possibilità di far rispettare le regole. Chi sbaglia paga. Lo stato sarà inflessibile. La responsabilità penale sarà individuale e quindi chi sbaglierà paghera’ individualmente. Nei nuovi stadi ci saranno camere di sicurezza. Le trasferte collettive dovranno essere controllate. Meglio 1000 tifosi su un treno controllabile piuttosto che 100/200 macchine nelle città. Sospensione delle partite? Mi sembra una soluzione difficile da attuare perchè si rischia di mettere in mano a pochi il destino di molti. Personalmente sono contrario alla chiusura degli stadi e ripeto ancora una volta che sono contrario alla sospensione delle partite. La mia preoccupazione è quella di non mettere in difficoltà l’arbitro, che ha già il suo bel da fare. E penso anche agli operatori di pubblica sicurezza, ho condiviso la scelta di non sospendere Inter-Napoli, non perché sia favorevole ai ‘buu’ razzisti ma perché i problemi esterni allo stadio potevano essere maggiori”.

 

IL SOTTOSEGRETARIO GIANCARLO GIORGETTI: “Per la sicurezza dentro e fuori gli stadi sono importanti la certezza delle pene, la rapidità dei giudizi, le aggravanti specifiche e le misure accessorie. Ecco quanto può fare lo Stato su questo fronte”.

Violenza stadi, Gravina: “L’arbitro non può sospendere la gara in caso di cori razzisti”.

 

Violenza negli stadi, Malagò: “Serve un modello alla Thatcher”.

 

Lotito: “Contro la violenza va valorizzato l’impegno di chi vuole il bene del calcio”.

 

MAURO CEDRONE