Fiorentina – Lazio termina uno a uno, ed è il risultato più giusto in relazione al primo tempo marcatamente biancoceleste ed il secondo chiaramente viola. Resta il rammarico per i biancocelesti di non aver approfittato di salire ancor di più in classifica nel giorno in cui son salite tutte le altre. Al Franchi Inzaghi per l’attacco sceglie ancora la coppia Immobile-Correa mentre in difesa da spazio a Patric sull’out di destra. In porta il recuperato Strakosha. La Fiorentina invece presenta sul fronte offensivo Chiesa, Muriel e Gerson, quest’ultimo leggermente più arretrato rispetto ai due compagni di reparto. Al pronti via la “viola” parte di gran carriera con Fernades nel ruolo di centrale davanti alla difesa pronto a distribuire il gioco che inizialmente si sviluppa nella metacampo biancoceleste mentre la Lazio ben messa in campo punta di più sul contropiede, arma letale in molte altre partite. Al 16esimo il primo tiro della gara ad opera del viola Milenkovic. Un fuoco di paglia dei locali perchè per il resto del primo tempo è solo la Lazio a salire in cattedra e a mettere alle corde l’undici di Pioli. Al 20esimo puntuale arriva la prima grande occasione della Lazio con Immobile che chiude uno scambio con Milinkovic “sparando” violentemente in porta salvata da Terrecciano che devia e manda il pallone a stamparsi sul palo. Azione straordinaria ben preparata che anticipa di un paio di minuti il gol della Lazio. Stavolta Immobile mette il pallone in rete dopo una bella manovra in contropiede condotta da Correa autentico spauracchio per la difesa viola. Il gol biancoceleste realizzato al 22esimo apre ancora di più il match. Al 30esimo la Lazio ci riprova stavolta con uno scambio veloce tra Marusic, Correa e Milinkovic che impegna Terracciano chiamato a fare gli starordinari. Al 35esimo Chiesa abdica per un malanno muscolare. Al suo posto entra Simeone, mossa che si rivelerà importante per Benassi e compagni. La Lazio comunque continua a controllare la partita senza particolari problemi. Al 38esimo è la volta di Correa ad impegnare Terracciano con una bordata paurosa. L’unica reazione dei viola si concretizza solo al 40esimo con un tiro altissimo sopra la traversa di Benassi dopo un cross di Ceccherini ammonito poi da Orsato nell’azione seguente.. Poca cosa perche’ i viola continuano a subire la veemenza dei biancocelesti. La Lazio macina gioco ed al 43esimo ci prova Patric con una grande azione veloce sulla sinistra prima di smistare verso Immobile pronto a fiondare in porta con il povero Terracciano a respingere la bordata. Il finale di tempo è caratterizzato solo dall’ammonizione di Veretout mentre la Lazio padrona del campo controlla fino al fischio di Orsato. Ma ad un primo tempo sontuoso dove la Lazio poteva e doveva chiudere il match non foss’altro per le numerose occasioni create si contrappone una seconda parte di chiara marca viola. Il cambio repentino va attribuito in maniera maggiore all’ingresso di Miralles, un’autentico castigo per la truppa di Inzaghi. Il belga mette a soqquadro la retroguardia biancoceleste e fa aumentare le occasioni della squadra toscana. Il possesso palla della Fiorentina aumenta ed è decisamente migliore rispetto alla prima parte di gara. La Lazio forse un pò impaurita abbassa il suo baricentro di gioco commettendo il solito errore. La manovra non è più brillante come nel primo tempo e di contro cresce la velocità ed il gioco di prima di Simeone e compagni. Con un Lazio più lenta e a tratti timorosa inevitabilmente crescono i pericoli per la porta di Strakosha. Al 60esimo quasi fosse annunciato arriva il gol dei viola con il cecchino Muriel che sfrutta un cross teso di Miralles dalla destra. L’uno ad uno mette ancor più timore alla Lazio. Inzaghi corre ai ripari iniziando a fare i cambi, ma è sempre la Fiorentina a filare nel centrocampo avversario. Al 63esimo ancora un’occasione per gli uomini di Pioli che filano sulle corsie esterne. Stavolta il pericolo arriva dalla destra con cross teso di Simeone per Miralles pronto ad impattare il pallone che termina di poco a lato. Inzaghi richiama Lulic e manda in campo l’ex Badelj. Il tecnico biancoceleste prova a mettere 4 difensori, 3 centrocampisti e 3 attaccanti nella speranza di ritornare ad impensierire la retroguardia viola. Speranze vane perchè la Lazio non spinge più sull’acceleratore. Iniziano i cambi dall’una e dall’altra parte. Romulo per L.Alberto, Vitor Hugo per Ceccherini, Entra anche Bastos per sostenere la difesa ma di occasioni biancocelesti nemmeno l’ombra. La gara termina con un giallo per Simeone e con tanto rammarico sia per la Lazio che per la Fiorentina entrambe meritevoli di un risultato positivo vista la divisione dei due tempi di gioco. Alla fine il pareggio è il risultato più equo proprio in virtù dell’equa divisione del match. Alla fine resta comunque il rammarico per la Lazio che deve accontentarsi di un punto solo nella giornata in cui tutte le altre hanno conquistato terreno. Insomma diciamola tutta: a Firenze si è persa un’altra occasione per l’improbabile corsa al quarto posto.

MAURO CEDRONE