CARTELLINI GIALLI E ROSSI, ESPULSIONI, SCONTRI VELENOSI, INFORTUNI, LUNGA SERIE DI SOSTITUZIONI ED UNA PROBABILE FRATTURA NASALE PER MILINKOVIC, ED INFINE UN ARBITRO NON ALL’ALTEZZA DELLA SITUAZIONE. ALLA FINE SUL CONTO VANNO MESSI LA CLAMOROSA OCCASIONE DI CORREA CHE PROBABILMENTE AVREBBE CAMBIATO IL CORSO DEL MATCH E POI I DUE GOL DEL CASTIGATORE VLAHOVIC CHE PRATICAMENTE ANNULLA LE VELLEITA’ CHAMPIONS DEI BIANCOCELESTI E AUMENTA SENSIBILMENTE LE POSSIBILITA’ DI ALLONTANARE FORSE DEFINITIVAMENTE IL RISCHIO RETROCESSIONE DELLA SQUADRA DI IACHINI. NETTO IL 2 A 0 VIOLA CHE HA ESALTATO LE QUALITA’ DI RIBERY E COMPAGNI ED HA EVIDENZIATO ANCORA UNA VOLTA, L’ENNESIMA, LA POCHEZZA DELLE ALTERNATIVE IN PANCHINA DELLA LAZIO VOLUTA DALLA DIRIGENZA BIANCOCELESTE NELLA FIGURA DEL PRESIDENTE LOTITO E DEL DIRETTORE SPORTIVO TARE: UN BINOMIO MAI IN AUGE E PRODUTTIVO NEL CORSO DEL MERCATO CALCIATORI ESTIVO ED INVERNALE. LE SPERANZE ED ASPETTATIVE CHAMPIONS EVAPORANO NEL MOMENTO IN CUI CORREA NON CHIUDE IN PORTA UNA CLAMOROSA OCCASIONE CHE PROBABILMENTE AVREBBE INCISO SUL RISULTATO FINALE. ORA CON LE PARTITE CHE RESTANO DA GIOCARE DEVE TORNARE ALMENO L’IMPEGNO DI CONTINUARE AD AVERE LA CERTEZZA DI RIMANERE NEL RANGE RELATIVO ALLA COPPA UEFA. IN CASO CONTRARIO SAREBBE UN’AUTENTICO FALLIMENTO.
MA.CED.
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