FROSINONE – L’emozione ha la voce della Roma che in una serata glaciale, passa a Frosinone proprio in dirittura d’arrivo, in pieno recupero, dopo una partita di sofferenza. La decide Edin Dzeko quando ormai mancavano pochi spiccioli al fischio finale. Un match rocambolesco. Finisce 3-2. Frosinone prima avanti poi ripreso in appena un minuto, nuovo pari ciociaro e Dzeko a salvare la Roma proprio all’ultimo minuto di recupero. Frosinone con il 3-5-2 con Goldaniga, Salomon e Capuano davanti a Sportiello. in mezzo Chibsah, Viviani e Cassata che operano per vie centrali con Beghetto e Zampano esterni che in fase di non possesso si abbassano trasformando la difesa a cinque, Ciano e Ciofani le due bocche da fuoco. Roma che risponde con il consueto 4-2-3-1. Le novità dietro sono Marcano e Santon che operano ai fianchi di Manolas e Kolarov davanti a Olsen. In mezzo Di Francesco scegli la fisicità di De Rossi e Nzonzi, preferito a Cristante, mentre davanti, alle spalle di Dzeko, Pellegrini opera da trequartista, con ai lati il rientrante Perotti ed El Shaarawy. Parte meglio il Frosinone, animato, propositivo, volitivo. La Roma sembra intorpidita dal freddo e dal vento pungente che taglia in due lo “Stirpe” che si scalda dopo appena quattro giri di lancette. Errore in uscita di Nzonzi che non si intende con De Rossi, ne approfitta Ciano che si inserisce con perfetta scelta di tempo e castiga Olsen che non trattiene: 1-0 Frosinone quando sono appena passati quattro minuti. La Roma fatica a decollare, manovra lenta, farraginosa, prevedibile. E il Frosinone, capisce il disagio dei giallorossi, e continua a macinare gioco. IN mezzo i gialloblù prendono il sopravvento, rischiano con lo stesso Ciano di far male ancora ad una Roma disattenta e disarticolata. Un primo tempo al di là della noia, rattristito dalle alchimie di centrocampo dove il Frosinone continua a fare la voce grossa. Prova De Rossi a prenderla per mano, a volte predicando nel deserto. Di Francesco inverte gli esterni d’accatto, con Perotti portato a sinistra ed El Shaarawy dalla parte opposta. E’ la mossa che cambia la partita perchè in sessanta secondi a cavallo della mezz’ora, la Roma la riprende e la ribalta. Goldaniga si addormenta e permette a Dzeko di inserirsi con i tempo giusti, calcia col destro e palla che bacia il palo e finisce alle spalle di Sportiello che poco prima si erea esaltato su una conclusione di testa di El Shaarawy. Passano appena sessanta secondi e la Roma mette la freccia. El Shaarawy, servito da Dzeko, calcia in diagonale, Sportiello può solo deviare, ma proprio sui piedi di Pellegrini che in spaccata la mette dentro. Ribaltata, e poco altro fino all’intervallo. Fuori Ciofani, dentro Pinamenti, fuori anche Nzonzi e dentro Cristante e poi Zaniolo rileva Perotti. E proprio Pinamonti fa venire i brividi a Olsen,ma a porta vuota neanche la inquadra. Fazio rileva Manolas che non ce la fa. Il Frosinone accelera, la Roma resta a guardare. De Rossi, Marcano e Kolarov fanno flanella su una palla innocua che arriva a Pinamonti che scambia con Ciano e firma il pari. La Roma accusa il colpo, il Frosinone invece spinge e stretto giro si divora il vantaggio, bravo Olsen a chiudere su Trotta che approfitta di un errore di Fazio in uscita. Finale all’arma bianca con la Roma che prova a scuotersi. Cinque di recupero, De Rossi inventa per El Shaarawy che la mette in mezzo. Dzeko gioca d’anticipo, la tocca sporca di coscia e la mette dentro. Espode la panchina giallorossa . Vince la Roma una partita difficilissima e resta in scia Milan. Coraggioso e volitivo il Frosinone, ma non è bastato.
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