Massimo Ciccognani
MILANO Un derby fantastico, incredibile, ricco di colpi di scena e gol. Lo vince l’Inter (4-2 alla fine) dopo aver sofferto per un tempo interno, chiuso dai rossoneri avanti per 2-0 per effetto dei gol di Rebic e Ibrahimovic. Altra partita nella ripresa, la riapre Brozovic, fa pari Vecino, poi De Vrij e Lukaku fanno volare l’Inter che aggancia la Juve in testa alla classifica. Ma derby bellissimo.
Le scelte di Conte e Pioli Tra i pali nerazzurri c’è Padelli, Godin, De Vrij e Skriniar nella linea difensiva a tre. In mezzo Vecino, Brozovic e Barella, con Candreva e Young sugli esterni. Kukaku e Sanchez i terminali offensivi. Panchina per Eriksen. Milan in campo con un 4-4-1-1 con Calhanoglu e a ridosso di Ibrahimovic. In mezzo Kessiè e Bennavcer centrali, Castillejo e Rebic defilati sugli esterni. Dietro, Romagnoli e Kjaer davanti a Donnarumma, Conti a destra, Teo Hernandez a sinistra. L’arbitro è Fabio Maresca. Eccezionale il colpo d’occhio di San Siro, tutto esaurito.
Subito Milan La formazione rossonera parte meglio e spinge bene sugli esterni. Ritmi alti, i rossoneri spingono con Calhanoglu che trova in avvio spazio invitanti. Prima viene murato, poi è il palo alla destra di Padelli a negargli il gol. Avvio folgorante dei rossoneri, l’Inter che colpassare dei minuti, comincia a prendere campo anche se fa fatica nella prima uscita. Godin ci prova di testa, fuori di un nulla. Adesso è un bellissimo derby. Lukaku sa di essere l’arma in più dell’Inter e prova a far salire la squadra. Va sull’esterno, si beve Romagnoli, la mette in mezzo per Vecino che colpisce a botta sicura, Romagnoli c’è. Sa soffrire l’Inter di Conte, grande merito, per poi esplodere in tutta la sua forza in fase offensiva. Lukaku si abbassa e si sacrifica a sostegno nella fase difensiva. Merzz’ora, meglio le difese che gli attacchi. Skriniar e De Vrij arrotano i bulloni quando c’è da tarpare le ali a Ibra e Calhanoglu che era ripartito in controgioco dopo uno svarione di Brozovic al quale Conte chiede di abbassarsi e dare una mano in fase di costruzione dove l’Inter continua a trovare difficoltà. Meglio il Milan, con un Rebic straordinario, che sta meglio in campo e con l’arrivo di Ibrahimovic ha cambiato totalmente il colto.
Doppio Milan I rossoneri tengono meglio il campo e prima dell’intervallo mettono la freccia. Castillejo apre al bacio per la testa di Ibra che svetta su Godin, Padelli esce a vuoto e Rebic a porta vuota la mette dentro: 1-0 Milan, meritato, per volume di gioco soprattutto, ma anche per occasioni create. Inter che fatica, che non riesce ad uscire con i tempi giusti.Il Milan elude quasi sempre la prima pressione del Milan, Bennacer illumina, poi davanti c’è quel ragazzino di nome Zlatan che a dispetto dell’età, continua a fare la differenza. L’Inter accusa il colpo, non esce e il Milan capisce che è il momento di affondare ancora. Angolo di Castillejo da sinistra, Kessiè prolunga sul secondo palo dove Ibra, colpevolmente lasciato solo, colpisce indisturbato. Padelli non è impeccabile anche in questa occasione e palla che mure alle sua spalle. Esplode la San Siro rossonera, Inter in ginocchio. Due a zero all’intervallo, netto e meritato per un Milan decisamente meglio, in tutto, grazie a Pioli che la partita l’ha preparata bene. E il campo gli dà ragione.
Due minuti per riprenderla Ma il derby è tale perché imprevedibile. E così il Milan, autoritario e dominante nella prima frazione, subisce il ritorno dell’Inter che in due minuti trova l’incredibile pareggio. Hernandez respinge una conclusione di Candreva, la palla arriva a Brozovic che calcia al volo di sinistro e palla alle spalle di Donnarumma. San Siro diventa una bolgia, Sanchez, lanciato da Godin, evita l’uscita del portiere rossonero, controlla e tocca per Vecino, destro ed esplode il Meazza: 2-2 dopo una manciata di minuti nella ripresa. E’ la risposta dell’Inter che ha dimostrato anche nel primo tempo di saper soffrire, è andata sotto, ma ha trovato la forza per riaprirla e trovare la parità nel giro di appena 120 secondi. Il Milan perde lucidità in mezzo al campo dopo cinquanta minuti di totale controllo, ma adesso è l’Inter a voler sfruttare l’inerzia della partita.
De Vrij, il sorpasso Adesso il Milan soffre e l’Inter capisce che deve affondare il coltello nella lana. I nerazzurri sentono l’odore del sangue e allungano. Angolo di Candrea, va a saltare De Vrij che con una torsione incredibile beffa Romagnoli e infila Romagnoli. Impazzisce San Siro sponda nerazzurra: 3-2 Inter. Incredibile. Fuori Sancrez, dentro Eriksen con l’Inter che si schiera a rombo. L’ex Tottenham vertice alto, Brozovic vertice basso e il solo Lukaku davanti. Moses rileva Candreava, Leao prende il posto di Castillejo. E l’Inter rischia di chiuderla quando Eriksen da quasi metà campo, disegna una punizione fantastica che si stampa all’incrocio dei pali Paquetà rileva Kessiè e Bonaventura va in campo al posto di Rebic, ridisegnato il Milan in questo finale. Rossoneri a testa bassa a provare il tutto per tutto, Inter pronta a colpire in controgioco. Come con Barella che fa una grande galoppata, arriva davanti a Donnarumma, ma si fa chiudere dal portiere rossonero. Poteva essere la palla per chiudere il derby ad una manciata dalla fine. Ibrahimovic raccoglie un pallone morbido di Paquetà, di testa la mette sul palo anche se c’era fallo sul nerazzurro. E in pieno recupero, i nerazzurri la chiudono, con l’uomo più importante, ovvero Romelu Lukaku: finisce 4-2. Inter in paradiso e in testa alla classifica insieme alla Juve.
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