ROMA – Nonostante il maltempo e le incertezze legate a riunioni fantasma ( nessun summit in prefettura, meno che meno vertici con le società ) lo stadio si è presentato mezzo pieno con la curva bianciceleste stracolma ed i distinti nord pieni di tifosi nerazzurri. Il rischio rinvio dunque non c’è mai stato a dimostrazione del fatto che il terreno di gioco ha tenuto perfettamente permettendo all’arbitro di fischiare l’inizio del match alle 20.30. Ma prima del pronti via l’aquila Olimpia al termine del suo classico giro plana e si accomoda davanti la curva sud: un presagio poco beneaugurante visti alcuni precedenti. Ma al di là dei voli di Olimpia Inzaghi alla fine opta per Caicedo piuttosto che Correa (migliore ad aprire le difese non particolarmente arcigne come quella interista) ed Immobile in attacco mentre Badelj sostituisce  l’infortunato Leiva. Spalletti invece lascia in panchina De Vrij  e mette in campo Miranda ed a centrocampo Joao Mario. L’inizio fa presagire una bella partita con le due squadre pronte a difendere e rilanciare in contropiede. Al 5 minuto la prima occasione degna di nota, con Parolo che non arriva sul pallone per appoggiarlo in rete. Risponde l’Inter e anche Icardi all’ottavo minuto non chiude in porta una facile occasione. La sensazione appare evidente: l’Inter sembra più forte soprattutto a centrocampo. I nerazzurri manovrano meglio ed in velocità la Lazio invece tenta alcuni contropiede con Immobile che non ha una buona mira. L’Inter appare padrona del campo, a parte qualche sbavatura difensiva il pallone e’ sempre tra i piedi dei nerazzurri e la Lazio paventa lacune sul piano della velocità e del palleggio. Al 28esimo arriva il gol dell’ Inter con Icardi dopo una serie di errori dei biancocelesti in area di rigore. L’Inter e’ sempre più padrona del campo. Badelj lascia il campo per infortunio, entra Cataldi ma non si avvertono cambiamenti positivi, anzi l’Inter continua  a macinare gioco ed occasioni. Al 36esimo Strakosha para una “legnata” di Vecino che ci riprova al 39esimo con la difesa che fa fatica a rinviare. È’ il preludio al secondo gol dell’Inter stavolta di Brozovic che “spara” in porta da 20 metri con il pallone che s’infila all’angolo basso alla destra del portiere. La Lazio sembra imbambolata e alla mercé  della squadra nerazzurra che rientra negli spogliatoi con un meritato due a zero. Secondo tempo: stesso gioco, stesso spartito. La Lazio sembra rimasta negli spogliatoi mentre l’ Inter continua ad imporre la danza e ad amministrare la gara con il solito possesso palla. Scorre veloce la seconda parte del match con i biancocelesti non più in grado di proporre qualche contropiede degno di nota. L’Inter gioca sul velluto, al 24esimo e’ ancora Icardi a lasciare in segno su una partita giocata a senso unico. Il secondo gol dell’argentino, terzo dei nerazzurri mette praticamente fine ad una gara ad intero appannaggio degli uomini di Spalletti.  Ampiamente meritato il successo di Icardi e compagni. L’analisi finale può sembrare spietata, il pensiero più semplice potrebbe essere quello relativo alla possibilità di non giocare la partita per motivi legati al maltempo e similari: scuse ovviamente inutili e banali. La verità è ben altra: la Lazio appare decisamente più debole di Juve, Napoli ed Inter, tutte formazioni davanti alle quali si è dovuta inchinare non a caso nei primi tre posti in classifica. Domenica arriverà all’Olimpico la Spal, un’occasione più unica che rara per riprendere subito i tre punti, buoni per rimanere ancorati al quarto posto, sperando che l’aquila Olimpia non plani ancora una volta nei pressi della curva sud.

MAURO CEDRONE