Finisce come sette giorni fa a Torino, con la zampata vincente di Caicedo che gela la Juve e regala alla Lazio un punto d’oro in una domenica d’inferno. Finisce 1-1 la sfida dell’Olimpico tra Lazio e Juve, tormentata dalle polemiche sul caso tamponi, con Immobile, Leiva e Strakosha fuori in quanto positivi. Ma all’Olimpico, al di là degli assenti, tanta Juve, con all’occhiello un Ronaldo ispiratissimo, non solo per il gol segnato in apertura. Pirlo disegna la Juve con un 4-4-2, con Cuadrado e Danilo bassi e larghi, attacca con Frabotta e il colombiano esterni e Kulusevski sempre più dentro il campo. Apre Cristiano Ronaldo, con un gol da aquila rapace. Ed è un primo tempo da urlo quello del portoghese: un palo a negargli il gol, poi nella ripresa, è bravo a controllare e giocare tanto con la testa, fino al minuto 64 quando dopo uno scontro di gioco con Luis Alberto, la caviglia si gira ed è costretto a lasciare il campo. La Lazio soffre perchè la Juve gioca bene. Inzaghi si sbraccia, urla, ma i suoi si accendono a corrente alternata. Fino al minuto 94 e 6 secondi, l’ultima assalto prima del fischio finale. Palla velenosa persa da Dybala, ed ecco Caicedo, come a Torino, raccoglie da terra una palla impossibile e in girata la mette dentro. Finisce 1-1, per la rabbia bianconera, per l’estasi bianconceleste.
FIONTE FOOTBALLPRESS.IT
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