ROMA – Termina tra a zero un derby che resterà impresso nella mente dei tifosi biancocelesti per tutta la vita. Inzaghi è stato l’ artefice del grande successo supportato dalla enorme voglia dei giocatori che hanno così voluto riscattare anche il tre ad uno dell’andata. Al pronti via la Lazio attacca subito la retroguardia giallorossa con un tiro alto di Correa. Doppia marcatura su Zaniolo il più pericoloso. Al 5° incursione di Correa atterrato da Juan Jesus giallo per lui. Inizia meglio la Lazio con una Roma piuttosto timorosa. I biancocelesti arrivano con facilità in area avversaria, all’undicesimo inizia da sinistra l’azione vincente della Lazio, serpentina di Correa che mette un pallone filtrante per Caicedo dopo un mancato intervento di Jan Jesus. Il gol è facile facile per il colored biancoceleste. L’uno a zero infiamma la curva nord mentre la Roma sembra ferma ed inerme di fronte ad una Lazio a velocità doppia. Gli applausi del 13esimo minuto sono per Astori. Il gioco riprende con le folate biancocelesti che fanno paura all’intero reparto arretrato giallorosso. Sporadiche le incursioni dei romanisti e quella del 22esimo appare la più pericolosa per opera di Dzeko con ottima parata di Strakosha. Intanto Zaniolo è come al solito il più imprevedibile della Roma. Roma che comunque riprende fiato alla mezz’ora di gioco. La Roma si risveglia dal torpore ma non impensierisce più di tanto la squadra biancoceleste. Il gioco ristagna a centrocampo la Roma cerca di manovrare di più rispetto ai primi trenta minuti. C’è più possesso palla dei giallorossi ma di tiri in porta nemmeno l’ombra. La Lazio controlla l’avversario e rilancia spesso su Lulic a sinistra e su Marusic a destra bloccati con qualche difficoltà da parte dei difensori romanisti. Termina così il primo tempo con la Lazio che scende negli spogliatoi con un uno a zero meritato. Intanto Immobile si scalda a bordo campo. Riparte il secondo tempo e la Roma sembra più presente, passano due minuti e la palla buona capita a Zaniolo che tira di poco a lato. Di Francesco risistema un po’ la Roma con indicazioni a De Rossi, Cristante e Pellegrini. La Lazio dal canto suo controlla il possesso palla della Roma e quando può innesta il contropiede . Al 58esimo da registrare un tiro pericoloso di El Shaarawy, deviato da Strakosha. Arrivano i primi cambi. Perotti per  Zaniolo dolorante al fianco destro . Entra Immobile al posto di Caicedo acclamato dalla curva per il gol realizzato nel primo tempo. Parolo sostituisce Luis Alberto. È anche il turno di Pastore al posto de De Rossi. La Roma manovra a centrocampo ed al 66esimo c’è un tiro dalla distanza da Florenzi con grande parata di Strakosha. Dal seguente calcio d’angolo Pastore sbaglia da un metro e la Lazio si salva . Ora è la Lazio a soffrire la velocità dei giallorossi ma al minuto 71 c’è l’ azione decisamente clamorosa della partita: Immobile smista per Correa che entra in area di rigore e viene atterrato da Fazio, il penalty appare netto anche al Var. Tiro di Immobile e gol. Due a zero. Esce Correa ed entra Cataldi. Ora la Lazio gioca sul velluto . Il due a zero permette alla squadra di Inzaghi di giocare in contropiede mentre la Roma cambia El shaarawy  con Schick per tentare qualche assalto all’area biancoceleste. Ci prova Perotti all’82esimo a smistare per Dzeko che travolge Strakosha. La Lazio controlla la partita che volge piano piano al termine ma c’è tempo ancora per un gol, quello del romano Cataldi. Tre a zero ed è l’apoteosi biancoceleste. Cinque i minuti di recupero che trascorrono tra scaramucce e cartellini gialli e rosso a Kolarov che esce tra i fischi di tutti i tifosi e qualche spintone. Il fischio finale è un tripudio di bandiere bilanceresti e di tifosi festanti per il netto tre a zero . Vince la Lazio che va a festeggiare sotto la curva un derby che rimarrà impresso nella storia  centenaria della prima squadra di Roma.

MAURO CEDRONE