Matteo Corona

La Roma stende 2 a 1 l’Empoli e strappa tre punti sudati e combattuti. I capitolini non sono brillanti nel gioco e lasciano ancora qualche spazio di troppo ma sono determinati, volenterosi e soprattutto pragmatici nell’incidere. Vittoria d’oro nella corsa alla Champions considerando che la prossima settimana ci sarà il derby della Madonnina ed è d’obbligo approfittarne. L’Empoli sciupa ghiotte occasioni nella ripresa per pareggiare i conti. La sblocca il Faraone El Shaarawy grazie ad una pennellata a giro micidiale; Juan Jesus sigla l’autogol sulla sponda di Silvestre. A decidere però il match è uno degli uomini più attesi dal tecnico di Testaccio: Patrick Schick. Il ceco è deciso e caparbio nel colpo di testa ottimizzando l’assist da calcio di punizione di Florenzi (applaudito dalla Sud in occasione dell’uscita dal campo per espulsione). Prestazione propositiva e molto dinamica di Kluivert autore di vari strappi e folate offensive. Vittoria come detto essenziale che non cancella i problemi romanisti ma che sicuramente dà linfa nell’autostima.

Avvio vibrante Ranieri si affida al 4-2-3-1 affidando a Schick il peso dell’attacco con il trio frizzante El Shaarawy-Zaniolo-Kluivert a dare manforte; in difesa a protezione di Olsen fiducia a Florenzi, Juan Jesus, Marcano e Santon; la mediana è occupata da Cristante e Nzonzi. Iachini conferma il 3-5-2 assegnando il compito di costruzione a Bennacer e Krunic con Farias e Caputo a ricoprire il tandem d’attacco.I toscani partono come ci si aspettava: atteggiamento prudente, linee strette e compattezza. I giallorossi iniziano a costruire pazientemente aspettando il varco giusto. La Roma sfrutta gli esterni cercando di non dare punti di riferimento. La partita è bloccata ma ancora per poco. Sugli sviluppi di un corner, El Shaarawy rimane fuori dall’area approfittando di un pallone vacante. Risultato? Pennellata a giro micidiale e gol del vantaggio. L’Empoli sembra stordito ma è solo un’impressione. L’undici di Iachini se la gioca senza paura. La dimostrazione la dà Silvestre, il centrale difensivo avanza in attacco ed effettua la sponda verso l’area: Juan Jesus interviene e firma l’autogol. Non finisce qui. Pasqual da punizione sfodera un’esecuzione velenosa alla quale si oppone Olsen.

Il ruggito di Schick I toscani continuano ad essere tenaci e attenti in fase difensiva mentre i capitolini confermano la poca brillantezza nella creazione di palle gol. E’ chiaro, il compito non è agevole visto che gli avversari si dispongono spesso dietro la linea del pallone posizionandosi a 5 dietro. E’ altrettanto vero però che manca un guizzo dirompente. Guizzo prodotto da un acceso Kluivert. L’esterno olandese va via a Pasqual e guadagna calcio di punizione da posizione defilata. Florenzi disegna l’assist, Schick è tosto e determinato nel colpo di testa e trafigge Dragowski. Kluivert lì davanti si conferma uno dei più attivi con strappi e accelerazioni. Sotto il diluvio la Roma chiude la prima frazione in vantaggio.

Tre punti combattuti La Roma vuole chiuderla ma gli ospiti non mollano un centimetro intasando la propria difesa. Kluivert è ancora volenteroso: prima l’olandese sfodera un tiro potente e poi crea una delle sue accelerazioni, in entrambi i casi non è però efficace. Entra Perotti al posto di Zaniolo che subisce una botta. I padroni di casa amministrano il gioco, l’Empoli ha però un’occasione colossale non capitalizzata da Krunic da dentro l’area. I romanisti si accendono a tratti. El Shaarawy prova la giocata personale ed il piazzato: il pallone esce fuori di poco. L’undici di Iachini è ancora in partita. Dell’Orco stacca bene non trovando però la parte. Arriva l’episodio che rimette tutto in discussione. Florenzi interviene su Bennacer, l’arbitro lo espelle per doppia ammonizione. La Roma è furibonda per la decisione giudicata troppo rigida. Ranieri sapientemente si tutela. Dentro Karsdorp, fuori Kluivert. Spazio al giovane Celar, esce Schick anche lui applauditissimo. L’Empoli rischia il tutto per tutto e Krunic riesce a segnare gelando l’Olimpio. Maresca va a però a rivedere l’intervento e annulla per tocco con il gomito di Oberlin in occasione del “contrasto” con Juan Jesus. La Roma tira un sospiro di sollievo e conquista tre punti d’oro ed essenziali. Ranieri festeggia il ritorno sulla panchina giallorossa con una vittoria sudata ma fortemente voluta.