ROMA – Vince la Roma con un netto 3 a 1 e risorge la squadra giallorossa dopo la crisi dovuta ad alcuni risultati negativi, ad addii societari nei nomi di Baldini e Gandini ed al rischio esonero di Di Francesco tornato stabile su una panchina che per un bel pò di tempo ha scricchiolato paurosamente. Il 3 a 1 dell’Olimpico è stato un Gerovital per la squadra, per lo staff tecnico e per i resti societari che riemergono dalla recente decadenza. La Roma ha vinto perchè nelle corde della squadra c’era la voglia di cancellare tutta la negatività che aleggiava minacciosa in città. E’ stato bravo Di Francesco a sistemare la sua squadra in quel modo con quell’atteggiamento tattico molto prudente nel primo tempo coronato in chiusura dal gol di tacco di Pellegrini entrato al posto dell’infortunato Pastore. Gol spettacolare nato da una sorta di mischia rugbistica che ha coinvolto El Sharawy, Ramos e Stracosha, con il pallone che resta li buono buono dietro il tacco di Pellegrini. Uno a zero col dubbio legato ad una improbabile punizione per i danni nei confronti del portiere impossibilito ad intervenire. Gol regolare: Roma uno Lazio zero. Eppure all’inizio la Lazio c’era in campo e nonostante la prudenza, l’occasione di Luis Alberto (pessime le sue condizioni ndr) al 12esimo e la grande occasione di Marusic al 17esimo ed un tiro mortifero di Immobile che sbatte sulla schiena di Manolas. La Lazio sembra padrona del campo, non foss’altro per  il possesso palla che mette sistmaticamente in difficoltà i giallorossi. Ma la Roma dopo 22 minuti di apnea riprende fiato, alza il ritmo e mette alle corde una Lazio inspiegabilmente bloccata nella sua metà campo mandando a farsi benedire le famose ripartenze biancocelesti. Arrivano così due occasioni pericolose prima di Dzeko e dopo di El Sharawy. E’ la Roma ora a giocare in contropiede, la Lazio sembra imbambolata ma regge fino al 44esimo minuto che fa registrare il gol di tacco di Pellegrini entrato al posto di Pastore. Il secondo tempo sembra una protrusione del finale delaprima par6te di gara ed al pronti via è sempre la Roma ad essere pericolosa. Inzaghi corre ai ripari: toglie Parolo e Luis Alberto e manda in campo Badelj e Correa. Ora la Lazio sembra messa meglio in campo. Al 54esimo c’è un’occasione d’Immobile sventata da Olsen, è il preludio al pareggio realizzato da Immobile con un diagonale perfetto dopo un’errore clamoroso di Fazio. Uno a uno e si ricomincia da capo. Ci sono tutti i presupposti biancocelesti per vincere la partita, ma i presupposti li coglie la Roma con una punizione di Kolarov che beffa Strakosha. Altro che segnali positivi, la Lazio crolla ed il colpo di grazia arriva all’87esimo con un micidiale colpo di testa di Fazio che porta la Roma sul 3 a 1 facendosi così perdonare il clamoroso errore che aveva permesso ad Immobile di pareggiare. Rocchi chiude la contesa con i biancocelesti inebetiti dal pesante risultato. Un 3 a 1 che pesa sulla loro schiena e su quella di Inzaghi che ha ammesso la maggiore cattiveria della Roma ed i limiti della sua squadra che arrivava da ben 5 vittorie consecutive.  Debacle inspiegabile che apre degli interrogativi legati ancora alla condizione della squadra ed alla pochezza evidenziata da alcuni giocatori protagonisti di una performance decisamente negativa ed ora non resta che meditare su un crollo che nessuno aveva messo in preventivo.

MAURO CEDRONE