Tre punti di sollievo per la Lazio che spera ancora di lottare per il quarto posto. Il 2 a 1 regala ancora speranze ma labili per una squadra che propone a Marassi un sontuoso primo tempo ma una seconda parte dell’incontro piena di batticuore per i tifosi che giustamente credono ancora alla Champions a patto che la squadra non sia doubleface, cioè bella nel primo tempo e preoccupante nel secondo. Al pronti via la Lazio attacca subito l’avversario e costringe la Samp a rintanarsi nella sua metà campo impaurita da una partenza così veemente dei biancocelesti. due minuti dal fischio d’inizio ed è già gol. Caicedo non molla Colley che appare piuttosto titubante a tal punto da farsi beffare dall’attaccante ecuadoriano pronto come un felino a rubare pallone ed infilare imparabilmente Autero. Uno a zero per la Lazio e la partita inevitabilmente si apre con fiondate di Correa che è una autentica spina nei fianchi della Samp. Al quinto minuto l’argentino genera il panico nella difesa blucerchiata e ci vuole la prontezza di riflessi del portiere sampdoriano. La Lazio entra con estrema facilità nelle pieghe difensive dell’avversario e Giampaolo cerca di correre ai ripari richiamando in panchina un claudicante Colley. Meglio Tonelli in quel ruolo ma lo spartito cambia poco perchè la Lazio martella il reparto arretrato dei padroni di casa. E da uno dei tanti affondo di Correa nasce il secondo gol della Lazio. L’attaccante smista per Romulo pronto a crossare per Caicedo implacabile di testa e due a zero. La Lazio gioca sul velluto, la difesa blucerchiata è perforabile facilmente dai biancocelesti nonostante la mancanza di giocatori come Milinkovic, Luis Alberto ed Immobile in panchina. La Samp non riesce a sopportare l’urto dell’avversario, i cartellini gialli per i difensori si susseguono perchè i biancocelesti sono irrefrenabili. L’arbitro Maresca deve ammonire in sequenza Farrari e Ramirez. Giampaolo tenta di spronare la sua squadra incredibilmente imbambolata. Ramirez vuole riscattare l’ammonizione cercando di trasformare una punizione rimediata dalla Samp, ma Strakosha non gli da soddisfazione. La Samp si squote un pò per tentare di recuperare campo. Al 37esimo ci prova Defrel con un colpo di testa sugli sviluppi di una punizione battuta sempre da Ramirez. La Lazio abbassa il baricentro con intelligenza per portare il 2 a 0 negli spogliatoi tra il primo ed il secondo tempo. Ma prima del fischio parziale di Maresca c’è l’episodio che incide sull’andamento dell’incontro. Ramirez già ammonito rimedia stupidamente un altro cartellino giallo e l’automatica espulsione. In undici contro dieci si riparte nella seconda frazione di gioco. Giampaolo ricompatta la squadra in inferiorità numerica. Sistema difesa e centrocampo: 4-4-1 è il modulo con il solo Quagliarella in attacco. La formula si rivelerà azzeccata. La Samp si difende mentre la Lazio fa tanto possesso palla gestendo la manovra anche a causa della stanchezza accumulata dopo il match con il Milan a metà settimana. Al 53esimo la Lazio potrebbe chiudere l’incontro ma è il palo colpito da Romulo ad impedire il 3 a 0. Il gol fallito dalla Lazio provoca l’inevitabile reazione della Samp che accorcia le distanze con il solito Quagliarella pronto a sfruttare un maldestro colpo di testa di Acerbi. Il “vento” cambia, ora è la Samp in dieci a mettere in seria difficoltà la Lazio evidentemente in campo con troppa sufficienza. Ora è la Lazio a soffrire la reazione dei padroni di casa. Al 60esimo c’è il palo di Murru dalla distanza. Ora è la Lazio in balia della Samp che attacca da sinistra e da destra. Inzaghi manda in campo Immobile che potrebbe trovare il guizzo giusto, al posto del bomber della sera Caicedo. Anche Romulo esce perchè infortunato lasciando il posto a Marusic. Intanto fioccano le ammonizioni. Prima Wallace e poi Tonelli che provoca la punizione al limite dell’area. Sul pallone va Immobile che centra con violenza la traversa di Lautiero. La risposta dlla Samp arriva immeditamente. Stavolta è Defrel a fallire un gol facile facile dopo un cross secco e basso di Iankto. Smaltita la paura la Lazio cerca di controllare le sfuriate dei blucerchiati. Gli allenatori fanno un paio di cambi: Badelj per Cataldi e Gabbiadini per Sala. All’89esimo c’è il giallo per Murru ed al 91esimo per Lulic. L’incredibile match si spegne con una grande occasione in contropiede di Immobile e Correa che si perde sul fondo. Il fischio finale di Maresca cancella le paure della Lazio ma aumenta il rammarico della Samp che ha sperato fino all’ultimo di agguantare almeno il pareggio. La vittoria riconsegna un pò di ossigeno alla Lazio che non ha ancora abbandonato definitivamente le possibilità di rientrare in corsa per il quarto posto che resta comunque una chimera.

MAURO CEDRONE