Non bella, ma sicuramente cinica, vogliosa e concreta. La Roma passa a Marassi, stende la Samp nella parte discendente del match grazie a De Rossi e conquista tre punti d’oro in chiave Champions, che permettono di portarsi a meno uno dal Milan, battuto oggi a Torino dalla Juve. Cinismo e concretezza al momento opportuno, perché stasera, serviva solo vincere. E la Roma l’ha fatto. Nella Samp (4-3-1-2) non c’è Bereszynicky squalificato, al suo posto Giampaolo inserisce Sala che va ad occupare la fascia sinistra. C’è invece Tonelli e a centrocampo Vieira. Saponara va ad occupare la posizione dietro le due punte che sono l’inossidabile e inamovibile Quagliarella e l’ed Defrel. Confermato lo schieramento della vigilia della Roma (4-2-3-1) che presenta Mirante tra i pali (seconda gare consecutiva). Dietro torna Manolas che ha scontato il turno di squalifica e va a far coppia con Fazio, De Rossi e Cristante a fare da cerniera davanti alla difesa. Confermato Lorenzo Pellegrini trequartista nei tre dietro l’unica punta, l’ex doriano Schick. A destra c’è Zaniolo, dalla parte opposta Kluivert.
Poche emozioni Un primo tempo tutto sommato equilibrato e senza grandi emozioni. Parte meglio la Samp che mette subito pressione alla Roma. Saponara mette una palla al bacio per Quagliarella che si coordina ma spedisce alto. Giallorossi che stentano ad uscire e rilanciare l’azione. De Rossi alza il baricentro, Cristante si fa vedere tra le linee con maggiore continuità, buono il lavoro degli esterni giallorossi e la Roma sale e confeziona un paio di occasioni con Pellegrini ma assai velleitarie. Una buona occasione capita anche sui piedi di Defrel, Mirante c’è. Partita al limite del tattico, senza grandi svature da ambo le parti. Emozioni poche, occasioni quasi pari allo zero: alla fine all’intervallo il risultato rispecchia l’andamento di una gara soporifera, con pochi squilli. Uno prova a regalarlo l’ex Schick proprio allo scadere ma si fa anticipare sul centro di Zaniolo. La Roma ha tenuto bene il campo senza però graffiare, ma qualcosa di buono s’è visto. Samp bene sugli esterni, da dove ha provato a mettere in difficoltà la Roma, ma anche oi doriani senza produrre nulla.
Equilibrio Tocca a Jesus aprire la ripresa in sostituzione di Karsdorp infortunato. Tatticamente cambia nulla. Manolas c’è e si vede, ed è lui a tenere a bada gli avanti blucerchiati. Doppio cambio per Giampaolo: Fuori Saponara e Linetty, dentro Jankto e Manolo Gabbiadini. Un’ora di gioco e zero emozioni con Samp e Roma che non si fanno male. Ci prova sempre e solo Quagliarella, anche stavolta alto. La Roma sale bene fino ai venti metri per poi perdersi in fase conclusiva. Il solito difetto giallorosso. Entrambe la vogliono vincere perché il pari non serve nè all’una nè all’altra. Cambio anche per Ranieri con Dzeko che rileva Pellegrini. Non si sblocca. La Roma vuole vincerla, fuori Kluivert dentro El Shaarawy a meno di venti dalla fine.
Pasta del capitano Tra averlo e non averlo c’è una bella differenza perché Daniele De Rossi è quello che nel momento del bisogno si carica la Roma sulle spalle. Non solo fa filtro davanti alla difesa a protezione dei due centrali, ma è il primo a far ripartire l’azione, senza perdere tempi di gioco ed il primo a metterci la testa. Perché i tre punti stasera sono fondamentali. E il primo a saperlo è proprio De Rossi che si spinge avanti su azione da calcio d’angolo. Schick corregge, Audero smanaccia ma non trattiene, De Rossi è lì, in agguato, è tenuto in gioco da Gabbiadini, confermato dal Var, e la mette dentro. Si scuote la Samp che adesso è chiamata alla reazione d’orgoglio, ci mette testa e muscoli la Roma per difendere l’importante vantaggio. Dietro la Roma arrota i bulloni, difende coi denti, Zaniolo direttamente dalla bandierina centra la base del palo. Sofferenza fino alla fine con la Samp a spingere con la forza della disperazione. M non basta. Vince la Roma e Ranieri rivede la luce.
FONTE FOOTBALLPRESS.IT
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