ROMA- L’icona del rock. La “pietra che rotola” nonostante i suoi 74 anni. Il “frontman” per antonomasia. L’incarnazione del “sesso-droga e rock and roll”. Detrattori, innamorati, fans, giornalisti e critici musicali ne hanno tracciato l’incredibile iperbole di un simbolo della musica dagli anni ’60 in poi. Lui è Mick Jagger nato il 26 luglio del 1943. Settantaquattro anni e verve da ragazzo padrone indiscusso del palco come nessun altro. Con il suo atteggiamento da teppista, labbra da nero e testa da bianco, ribelle dei sixties, seventies, eighties ed oltre fino ai giorni nostri Mick ha contribuito a cambiare e migliorare la cultura musicale con i suoi Rolling Stones partendo dal Blues radice musicale della sua vita. Jagger del rock ha saputo incarnare l’eccesso ed il contenimento. Istrionico all’ennesima potenza ha confrontato la sua anima con il diavolo, scrivendone uno straordinario brano con il supporto determinante del suo gruppo, gli Stones. Un connubio vincente: l’essenza del rock spesso trasgressivo che ha segnato un pezzo di storia della musica nel mondo.
Mauro Cedrone
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