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ROMA-Sarà un periodo di fuoco questo?

“Se ammucchi tutte queste partite diventa difficile. Bisogna pensare singolarmente ad ogni partita e poi si valuta il tutto andando a quella successiva. Tutte le partite sono fondamentali”.
 
Nelle ultime dieci partite l’Inter ne ha vinte nove e l’unica volta che ha perso è stato a Torino contro la Juventus,è tutto merito di Pioli?
“Pioli è bravo. Ha trovato equilibri importanti. Ha cambiato atteggiamento tattico. È tanto che vincono. Siamo pronti ad affrontarli”.
 
Tra Inter,Lazio e Napoli ci saranno sempre nove intoccabili?
“No. È impossibile. Abbiamo cambiato spesso formazione perché abbiamo avuto anche tanti infortuni”.
 
Quali sono le condizioni di Manolas?
“Sta bene. Domani gioca. Sarà disponibile”.
 
In caso di frenata dello Stadio Pallotta sarebbe andato via. Dopo la notizia di ieri restate tutti adesso?
“Si vuole cambiare il significato di ciò che ho detto. Bisogna saper distinguere il vero dal falso . Tutti tengono alla squadra e alla società. Servono i risultati. Voi cercate solo di mettere pressione. Contano i giocatori. Lo Stadio è una cosa importante. Ieri è stato raggiunto un traguardo storico che dà forza anche alla città. È un traguardo al quale ambiscono tutte le società”.
 
Domani la chiave della partita sarà sulle fasce. Come si comporteranno Emerson e Bruno Peres?
“Sono due giocatori forti. L’Inter è forte. Sarà un duello uomo contro uomo a tutto campo. Ci saranno molti duelli fondamentali. L’Inter è una squadra imbottita di grandi nomi. Vedremo chi sarà più bravo e continuo”.
 
Sarri e Pioli si sono lamentati perché la Roma è la squadra che ha avuto più rigori.
“È stato fatto un lavoro da parte degli arbitri. Non so su cosa si lamentano Sarri e Pioli. La Roma l’anno scorso ha avuto solo un rigore dopo diciannove partite eppure non ci siamo mai lamentati. Gli allenatori bravi fanno così”.
 
La Roma si consolida sempre di più,cosa manca per trovare la giusta dimensione europea?
“Abbiamo dei direttori che sono dei veri professionisti. Preferisco sorvolare. Mi fido del loro lavoro. Bisogna dare seguito a quello che è stato fatto in questi anni”.
 
Lo farebbe uno scambio tra Icardi e Dzeko?
“No. Mi voglio tenere i giocatori che ho. Ho Dzeko e me lo tengo stretto”.
 
Gerson nella Roma e Gabigol nell’Inter hanno avuto difficoltà ad emergere perché hanno problemi a livello tattico in Italia?
“Dipende dallo spessore. Non tutti sono pronti a capire. Bisogna dargli tempo. Nel caso di Gerson bisogna dire che davanti ha giocatori come Salah,Nainggolan,El Shaarawy e quindi è difficile che riesca a trovare spazio”.
 
Emerson e Dzeko sono le sue soddisfazioni più grandi?
“Le mie soddisfazioni più grandi sono i risultati. Mi interessa solo questo”.
Gabriele Matalone