Raggiunto da Nadal a quota 20 Slam e tallonato dall’altro “vecchietto” Djokovic a quota 18 (che peraltro lo ha superato in fatto di numero di settimane come numero 1 del mondo, 311 contro 310), non poteva rimanere a fare lo chauffeur di casa guardando gli altri rivali alzare trofei, e così eccolo di nuovo in pista: King Roger Federer, 40 anni il prossimo 8 agosto, dopo quasi 14 mesi dal suo ultimo incontro (semifinale Australian Open 2020 persa sempre contro il serbo) è tornato ad assaporare la competizione sportiva scegliendo un torneo piccolo, il 250 di Doha, “perché c’é meno stress ma voglio festeggiare ancora grandi vittorie“. Federer, che un anno fa si era sottoposto a un primo intervento al ginocchio diventato doppio per via di una riabilitazione non idonea, punta comunque ad altro: gli obiettivi 2021, in piena pandemia e senza pubblico, sono sempre gli stessi, ovvero Wimbledon, le Olimpiadi di Tokyo e gli US Open. Gestendo le forze, programmando o meglio centellinando le sue presenze nel circuito. “Pensavo che durante la pausa non avrei molto seguito lo sport perché mi sarei dedicato ai quattro figli invece ho visto partite e tornei, cosa che faccio solo se sono in gara“. Mercoledì, quando tornerà in campo a Doha (contro il vincente di Evans e Chardy, due che sul veloce giocano molto bene) saranno trascorsi 404 giorni da quello che sembrava poter essere il suo ultimo match. E invece lui è ancora lì, in cerca di altra gloria tennistica. Chapeau.

Andrea Curti