A 48 ore dall’opaca prestazione contro il numero 150 del mondo (al secolo il canadese Pospisil), Fognini è sceso di nuovo in campo in quel di Madrid e questa volta l’azzurro c’è con la testa e col cuore. Contro il bombardiere Opelka, 22 anni e 36 del mondo, che spara servizi oltre i 230 km orari, il ligure fa una gara intelligente, di attesa, come il gatto col topo, e castiga il suo avversario con due break, uno per set, nel primo e nel terzo. Certo, nel tie-break della seconda frazione, quel dirittaccio sparato in corridoio (primo punto) e soprattutto quella facile volèe alta sbagliata a campo aperto sono errori grossolani, tuttavia Fognini ha la forza di reagire in maniera positiva, di non abbattersi, e di comandare il gioco con la personalità che si confà al numero 12 del mando quale è. La vittoria finale del ligure ne è la logica conseguenza e permette a Berrettini di entrare in campo con meno responsabilità. Che sia stanco il giovane romano lo si vede negli spostamenti laterali e negli inusuali errori gratuiti di diritto, ma per fortuna il suo avversario, l’altro 22enne yankee Fritz, che comunque gioca un buon tennis, gli fa tre regali d’autore nel decimo game del primo set, che porta l’azzurro a servire per il set. E sul proprio servizio Berrettini è pressoché implacabile. La seconda frazione è sulla falsa riga della prima, con i due contendenti che non mollano di un centimetro. Berrettini ha palla del 5-3 e servizio ma la sua risposta al servizio di Fritz è lunga. Così si va al tie-break, Berrettini vuole strafare e si trova indietro 4-1 ma riesce a rimontare 4 pari prima di cedere il set per due banali errori ancora col diritto. La stanchezza inizia a farsi sentire e soprattutto nei turni di battuta il romano fa fatica a far viaggiare la pallina alle solite velocità. Nel primo game del terzo set Berrettini salva due palle-break ma nel terzo deve cedere la battuta ad un Fritz che risponde alla grande. Sotto 3-1, Berrettini comincia a rivolgersi alla panchina azzurra con gli eloquenti “Non ce la faccio più” e perde anche il quinto gioco. Ha finito la benzina il tennista capitolino, niente altro da aggiungere se non che Fritz chiude il match agevolmente e porta le sorti dell’incontro sull’1-1. L’ITALIA È FUORI DALLA COPPA DAVIS DOPO LA SCONFITTA DI FOGNINI-BOLELLI CONTRO SOCK-QUERREY, MATCH TERMINATO ALLE 4.

Andrea Curti