La pattuglia azzurra in quel di Melbourne si assottiglia di brutto. L’ennesimo rimpianto di quel che poteva essere e non è stato si è materializzato con il 34enne bolzanino Seppi, n.35 del mondo, che ha ceduto alla distanza al 20enne statunitense Tiafoe, 39 del ranking, capace di eliminare in precedenza la quinta testa di serie degli Australian Open 2019, il sudafricano Anderson. Eppure il match per Seppi si era messo bene: due set a uno per l’azzurro, bravo a vincere con sicurezza il tie-break e a controbreakkare l’avversario
nel nono game del secondo. Ed è proprio nel nono game del terzo set che forse si è avuta la svolta dell’incontro: Tiafoe è andato a servire per il set ma Seppi avrebbe potuto portarsi sul 5 pari se solo fosse riuscito a capitalizzare tre palle-break consecutive. Una volta al quinto set, Seppi ha perso lucidità da subito, cedendo il servizio due volte e lasciando gli ottavi di finale (dall’azzurro conquistati quattro volte in carriera, l’ultima l’anno scorso) al giovane colored americano dopo tre ore e 17 minuti di gioco. Anche Fabbiano (102) è stato eliminato in tre set (7(6 6/4 6/4 lo score, due ore e 7 minuti) dal bulgaro Dimitrov, ex 3 del mondo ora 21, troppo più forte del pugliese. Che ha lottato, per carità, ce l’ha messa davvero tutta, ma il gap col tennista bulgaro è apparso incolmabile. Così a Melbourne restano in lizza, al terzo turno, un solo rappresentante per tabellone.  Domani Fognini, numero 13 del ranking mondiale e 1 d’Italia, affronterà l’ostico iberico Carreno-Busta, 23 della classifica Atp, che a Melbourne vanta gli ottavi raggiunti lo scorso anno (nel 2017 lo spagnolo, dopo aver agguantato le semifinali agli US Open, era entrato nella top ten prima di subire diversi infortuni). Carreno è un vero tabù per Fognini che ci ha perso 5 volte su 5, tre sulla terra rossa e due sul veloce indoor, ma l’ultimo scontro diretto risale a quasi due anni fa, magari il vento è cambiato. La Giorgi, infine, nel femminile tenta l’exploit contro la Pliskova, ex n.1 del mondo nel 2017 ora stabilmente nella top-ten; da inizio anno la tennista ceca ha vinto 7 partite su 7, è imbattuta ed è avanti 4-1 nei precedenti diretti con la tennista marchigiana. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire, nel tennis tutto può accadere.

Andrea Curti