Mentre il quasi quarantenne Filippo Volandri è stato nominato nuovo Capitano di Coppa Davis, l’ex cittì Corrado Barazzutti è venuto finalmente allo scoperto dichiarando di aver appreso del “licenziamento” dalla panchina azzurra dai giornali che hanno riportato il comunicato stampa federale, dopo 20 anni di carriera come capitano non giocatore. Livore? Acredine nei confronti della Federtennis? Macchè! Il saggio “Barazza”, che ha cullato le ragazze più vittoriose della storia del tennis azzurro (Pennetta, Schiavone, Vinci, Errani, ecc.), pur avendo sofferto con i maschietti la retrocessione in Serie C tennistica nel lontano 2003, ed è forse quello il momento in cui poteva essere cacciato o si poteva dimettere, ora reclama una chiamata dalla Federtennis per discutere di un altro progetto o incarico. Sarà lui il nuovo Belardinelli, visto che Volandri ha lasciato il centro federale di Tirrenia per il capitanato di Coppa Davis? Può darsi, perché no. Volandri è una soluzione alla Inzaghi, interna, di promozione, ma se Sinner, Berrettini e Musetti sono il futuro del tennis italiano, il merito non è certo del pur bravo ex giocatore livornese, uno dei pochi al mondo, tra i giocatori “normali”, ad aver battuto Federer. Ma fare il tecnico e bene è altra cosa. Per noi il capitano per antonomasia resta Adriano Panatta, che fece risorgere Camporese e Canè dopo periodi bui grazie alla Nazionale, che si inventò il doppio Gaudenzi-Nargiso. Bei tempi. Adesso fare il capitano con un top-ten come Berrettini e un futuro (dicono) top-ten come Sinner è abbastanza più semplice, le scelte e gli azzardi da fare sono minimi. Staremo a vedere, intanto in bocca al lupo a tutti.

Andrea Curti