Non è andata bene all’Italtennis di Coppa Davis; il sorteggio delle Finali in programma alla “Caja Magica” di Madrid dal 18 al 24 novembre prossimi ha posto Fognini & C. nel gruppo F, con gli Stati Uniti e il Canada che sul veloce indoor sono senz’altro favoriti. Il 33enne bombardiere americano Isner (9 del mondo) guida la pattuglia americana verso un ricambio generazionale che sta prendendo piede, visto che i ventunenni Tiafoe e Fritz si stanno facendo largo con onore (rispettivamente al numero 29 e 43 della classifica ATP), spalleggiati sempre dalla vecchia guardia, ovvero i vari Johnson (29 anni e 34 del mondo), Querrey (31 anni e 49) e Sock (26 anni, sceso al 104), che stanno sì perdendo terreno ma che in ogni caso, nell’indoor, hanno il vantaggio di accorciare gli scambi e far valere la loro potenza. Il Canada invece è una squadra assai più interessante e forse addirittura più temibile degli yankees: accanto all’ennesimo bombardiere Raonic, 28 anni e 14 del mondo, ci sono una serie di giovani dal futuro addirittura più roseo di quelli americani, ovvero il mancino Shapovalov (19 anni e già 25 del mondo) e il diciottenne Aliassime (103 del mondo), un 23enne emergente come Schnur (che a New York Open, partendo dalle qualificazioni, è arrivato nei quarti) e il 28enne Pospisil e il 30enne Polansky, due che si giocasse solo e sempre sul veloce avrebbero senz’altro una classifica migliore del numero 101 e 118. Insomma, per i nostri davismen (Fognini, Seppi, Berrettini e Bolelli, Cecchinato pare out per la superficie a lui non congeniale) sarà durissima superare il turno, quasi una “mission impossibile”, dal momento che accederanno ai quarti di finale le vincitrici dei 6 gironi e le migliori due seconde classificate. Il nuovo format prevede tre soli incontri, due singolari e un doppio, al meglio dei tre set, e questo non aiuta di certo i giocatori italiani bensì il tennis moderno, sempre più servizio e dritto vincente, con pochi scambi da fondo ma gran botte decisive. Comunque sia, le quattro semifinaliste si qualificano di diritto per la fase finale dell’edizione 2020, le nazioni che chiudono dal quinto al sedicesimo posto parteciperanno ai preliminari del 2020, le due con il peggior rendimento nei gironi saranno invece automaticamente retrocesse nei gruppi zonali. Ecco, l’Italia dovrebbe almeno evitare la retrocessione, anche se la sorte è stata davvero maligna col team azzurro. Certo, da oggi a novembre può succedere di tutto…

Andrea Curti