Alla fine all’Italia manca sempre qualcosa per arrivare in fondo alla Coppa Davis. Dopo l’impresa del torinese Sonego, che ha portato l’Italia avanti 1-0, l’approdo in finale non sembrava così proibitivo, e ci può stare la sconfitta di Musetti contro il top-ten Auger-Aliassime, numero 6 del mondo e vincitore di quattro tornei (tre consecutivi), per cui in formissima. L’azzurro ha ceduto in poco meno di un’ora e mezza col punteggio di 6/3 6/4 in virtù di due break subiti, uno per set, al sesto gioco del primo e al decimo del secondo. Lo scempio sull’1-1 quando Capitan Volandri ha tirato fuori dal cilindro l’imprevedibile ritorno alle gare (dopo due mesi di inattività) di Berrettini, Coppie rivoluzionate nel doppio decisivo, per via degli infortuni (o semplici scelte tecniche? Boh!). Lo specialista bolognese Bolelli, faccia funerea in panchina, pare aver accusato una piccola lesione al polpaccio e allora ecco Capitan Volandri optare appunto per il redivivo Berrettini, sino a qualche minuto prima in tribuna a Malaga solo per tifare (aò…), come se Musetti doppista non sia una soluzione accettabile. Dal canto suo Capitan Dancevic lascia in panca il deludente (in singolare) Shapovalov per sfruttare l’entusiasmo e la verve di Auger-Aliassime. All’inizio non sembra di assistere nemmeno ad un doppio per quanti scambi ci siano da fondo campo. Gli azzurri però sono più attenti e volano 3-1 breakkando Pospisil, grazie ai due passanti meravigliosi di Fognini, Solo che Berrettini (quando va a servire sul 3-2) è poco incisivo con la prima e sbaglia anche una facile volée che poteva dare la palla del 4-2. Invece Auger-Aliassime, con un missile terra-aria, si riprende il break e il Canada è di nuovo in pista, sul 3 pari. Anzi, da 1-3 i nordamericani ribaltano il punteggio portandosi 4-3, complice anche un Berrettini che continua a non trovare la misura dei colpi sia in risposta che sotto rete. Il doppio azzurro si regge tutto sulle soluzioni tampone di Fognini, che trova angoli e profondità, mentre il romano arranca risultando goffo anche negli spostamenti. Si rifà Berrettini sul servizio di Fognini quando mette a segno due buone volée, una stoppata, che portano la coppia azzurra al tie-break. Ma i canadesi lo dominano per 7 punti a 2, chiudendo con un ace di Aliassime. C’è un po’ di amaro in bocca però si riparte. E ancora break Italia al secondo gioco, con il n.6 del mondo che non chiude una facile volée e Fognini non perdona per il 2-0 Italia. Dura poco però perché il ligure cede il servizio e i canadesi si rifanno sotto raggiungendo gli azzurri sul 2 pari. L’equilibrio, ahinoi, si spezza nell’undicesimo gioco sul servizio di Fognini quando gli azzurri commettono una serie di errori pacchiani, compreso quello finale, con Berrettini che lascia una palla alta dei canadesi ingannando Fognini inchiodato a fondo, Così Aliassime va a servire per il match sul 6-5. Fognini gioca da solo e azzecca due risposte vincenti e un diritto in controbalzo avvelenato che portano la coppia azzurra ad avere due palle del contro.break, ma Aliassime piazza due aces ed è di nuovo parità. Fognini questa volta sbaglia la risposta ed è match point Canada. Purtroppo Berrettini non è proprio in serata, colpa di chi l’ha schierato non sua, e il suo diritto in top va in corridoio, nella delusione generale. In finale ci vanno i canadesi. Peccato.

Andrea Curti