Alla fine, vivaddio, il coraggio paga. Il cambio Sonego-Musetti sul 2 pari era auspicabile avendo visto le difficoltà fisiche di Sonego nel primo match perso contro Horansky. E Musetti ha contraccambiato la fiducia del citti Volandri con una prestazione straordinaria per intensità, concentrazione e tennis di qualità. Peraltro all’esordio in Davis il tennista toscano ha recuperato un set di svantaggio allo slovacco Gombos che si era aggiudicato nettamente il tie-break della prima frazione. Sotto nel punteggio Musetti ha tirato fuori il meglio di sé breakkando lo slovacco al quarto e al settimo gioco, pareggiando il conto dei set con un eloquente 6/2. Sulle ali dell’entusiasmo il toscano è volato 3-0 nella terza frazione ma Gombos non ha mollato ed ha ripreso l’azzurro sul 3 pari. Si va avanti con entrambi che mantengono il servizio sino al nono gioco quando Musetti infila l’avversario con tre splendidi rovesci ad una mano che danno il successo al tennista toscano e all’Italia che passa il turno. Ma Volandri non doveva permettere a Berrettini di non giocare, non doveva schierare un Sonego così poco lucido e non doveva schierare l’inedito doppio Sinner-Bolelli. Errori grossolani che hanno messo in grave difficoltà la squadra azzurra, per questo Volandri andrebbe sostituito con un’altra figura più carismatica e più competente.
Andrea Curti