Week-end di fuoco sui campi in cemento dell’ASD Tennis “Federico Civolani” di Via Cerisano in Roma (Via Gasperina, che collega Via Tuscolana con Via Anagnina): da venerdì infatti partono i tre tabelloni del 5° Memorial “Federico Civolani”, tornei UISP sponsorizzati da Tennisworld e Studio Fisioterapico Motoria che si presentano con la consolidata formula “Rodeo” (femminile, maschile Silver e maschile Gold). In lizza 12 ragazze e 48 uomini di tutte le età, accomunati tutti dalla stessa passione per il tennis e dal motto “Io sono felice” coniato dal piccolo Federico. La formula prevede, per tutti i tabelloni, tre giocatori a girone con passaggio agli ottavi per i primi due. Per cavalleria iniziamo con le Signore. Registrata l’assenza della defending champion gli esperti danno in lieve vantaggio Cristina Hazi, in gruppo A con Buccolini e Mercanti. Poi: Gruppo B, Patrassi, Fanelli e Simonella. Gruppo C: Cassano, Cocci e Ponzo. Gruppo D (che aprirà le danze venerdì 17 alle 19): Natalizia, Cristiano e Loreti.

Nel tabellone maschile torneo Silver, i bookmakers danno Marco Boscariol tra i favoriti, seguito dall’ostico Toderi; altre teste di serie sono Bolla, Barberio, De Arcangelis, Sordi, Sechi e Faraldi, ma è un torneo che potrebbe riservare sorprese. Sembra invece già definito il quadro dei più forti nel torneo Gold: a contendersi il titolo, nell’attesa che si riprenda presto Max “l’airone” Lucci, Giacomo Bum Bum Galieti (campione in carica), Claudio “The Mountain” Viscardi, Andrea “Roddick” De Gaetano, “Ferrer” Pugliese, “Cilic” Marini e “Manodepetra” Alò, con Balsamà, Di Bernardini e Civolani pronti a far da guastafeste. Lo stesso Alessandro Civolani, organizzatore del torneo con l’encomiabile moglie Nadia, instancabile “coccolatrice” ufficiale dei giocatori, ha puntualizzato: “Si rinnova ogni anno il nostro impegno verso i progetti della AilRoma Onlus con l’organizzazione di questo Memorial che vede impegnati tesserati UISP di entrambi i sessi le cui iscrizioni ai tornei verranno interamente devolute all’Ail“. Per non dimenticare mai Federico e l’insegnamento che ci ha lasciato.

Andrea Curti