La scalata del 25enne piemontese Sonego verso i primi 30 del mondo si fa sempre più reale; i progressi sono sotto gli occhi di tutti, sia in termini tecnici (comanda di più lo scambio) che atletici (negli spostamenti laterali e in avanti) che mentali. Questo terzo punto è fondamentale in uno sport come il tennis: la sua caratteristica di rimanere attaccato al match gli è valso il soprannome di Polpo e anche il tedesco Hanfmann, l’avversario odierno sul rosso di Cagliari, se ne è accorto. Sotto 6/3 4-2, cioè un set e un break, Sonego ha messo cuore e gambe per mandare all’aria i piani del tedescone che, andato a servire per il match nel decimo game, ha smarrito la sicurezza dei turni precedenti, grazie ovviamente alla pressione del tennista piemontese. Lo stesso quindi ha infilato tre giochi consecutivi ed è arrivato al tie-break dove si è consumata l’ennesima rimonta di Sonego: sotto 0-3 e 2-4, il torinese è risalito 6-4 grazie ad un doppio fallo di un Hanfmann sempre più in confusione. Una volée lunga di Sonego ha permesso al teutonico di tirare un momentaneo sospiro di sollievo perchè i due diritti consecutivi dell’azzurro hanno sancito il pareggio dei set. E in apertura di terzo set subito l’incredibile break per Sonego: Hanfmann, da 40-0, sciupa tutto confermando la confusione di cui sopra, così Sonego vola 2-0 e 3-1 (annullando una palla del contro-break al suo avversario), e allunga il vantaggio chiudendo la contesa 6/3 dopo quasi tre ore di gioco serrato. Ora per Sonego in semifinale c’è l’americano Fritz, 30 del mondo e 2 del torneo, uno che gioca molto bene a tennis, talentuoso, ma che pare non avere lo stesso “fuoco” dentro di Sonego. I precedenti dicono 2-1 Fritz ma l’ultimo scontro diretto, lo scorso ottobre al Roland Garros, andò proprio a Sonego. Invece è finita l’avventura del 19enne Musetti: il toscano, nella rivincita di Pula 2020, ha ceduto alla distanza in tre partite a quel Djere sempre difficile da masticare. Ha lottato il ragazzo toscano oltre due ore di gioco ma non è stato lucido nei momenti topici del match: al contrario il serbo, molto regolare, ha amministrato la partita concedendo pochi spazi all’italiano. Comunque questi quarti di finali raggiunti varranno per Musetti il numero 83 del mondo e la wild-card a Montecarlo per il main draw. Non bisogna dimenticare la bella prima parte di stagione del toscano: due finali challenger (Antalya 1 e Biella 2), poi l’impresa messicana nel 500 di Acapulco dove partendo dalle qualificazioni ha raggiunto la sua prima semifinale in un torneo ATP di quella categoria (mettendo in fila il top-ten Schwartzman, Tiafoe e Dimitrov prima di arrendersi a Tsitsipas) e il terzo turno del “1000” di Miami.
Andrea Curti
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