Tre ore e tre minuti, una media di una ora a set: tanto è servito al piemontese Sonego per abbattere il muro del serbo Djere, regolarista come pochi sulla terra rossa, e trionfare nel Sardegna Open di Cagliari, torneo 250 in cui il piemontese era la terza testa di serie. Highlander Sonego, dai quarti in poi, è stato spesso ad un passo dalla sconfitta, eppure ne è uscito sempre vincitore, segno di una ritrovata condizione fisica e mentale invidiabile dopo oltre 10 ore di lotta sul campo in tre match. Anche oggi contro Djere, che lo ha tenuto lontano dal campo un paio di metri per via di un palleggio profondo, mirato alle righe, Sonego è partito con l’handicap dei primi tre giochi persi, combattutissimi e durati ventuno minuti, con ben 4 palle del controbreak non capitalizzate dall’azzurro. Che cede anche il settimo gioco e il conseguente 6/2 per Djere è uno scherzo. Nella seconda frazione Sonego dopo aver sciupato la palla del 2-0, ha breakkato il serbo nel quarto gioco ed è salito 4-1 con autorità ma Djere è uno che sta sempre attaccato all’avversario e approfitta del solito calo di Sonego per riagganciarlo sul 4 pari. Sonego salva anche altre tre palle-break nell’undicesimo gioco ed è fondamentale per accedere al tie-break che decide tutto: subito mini-break Djere e 2-0 per il serbo ma il tennista torinese si riprende subito e all’undicesimo punto, piazza il colpo del sorpasso che vuol dire secondo set. Nella terza e decisiva frazione, tra i due contendenti, nonostante i turni passati più tranquilli, il serbo Djere sembra accusare più stanchezza, essere meno lucido nel palleggio da fondo. Sonego ne approfitta e breakka l’avversario al quinto gioco: è bravo il piemontese, nel game successivo, a tenere alta la concentrazione e a portarsi 4-2 annullando una pericolosa palla del contro-break. Si arriva così sul 5-4 e servizio Sonego, il gioco della verità, e il tennista torinese non fallisce l’unico match-point che si presenta: servizio robusto esterno su cui Djere non riesce a rispondere. Ed è il trionfo, il secondo in carriera, il secondo di un italiano nel 2021 (Sinner in Australia), portando a 70 il numero di titoli conquistati da un tennista azzurro, con l’ultimo tennista italiano ad essere profeta in patria era stato l’attuate cittì azzurro Volandri a Palermo nel 2006. Peraltro Sonego a Cagliari ha fatto man bassa vincendo anche il torneo di doppio con Vavassori, uguagliando Berrettini a Gstaad 2018. E da domani Sonego, che salirà al numero 28 del mondo (suo best-ranking) con ben 4 italiani nella top-30 (come la Russia), sarà di scena al Masters 1000 di Montecarlo dove ben nove azzurri al via, un record con quattro qualificati. Ecco i sorteggi del torneo monegasco. Nella parte alta del tabellone, Sinner incrocia il mancino iberico Ramos (chi vince avrà subito Djokovic), Sonego avrà l’ungherese Fucsovics (poi eventualmente Zverev), i qualificati Fabbiano e Cecchinato hanno pescato rispettivamente il n.16 del mondo, il polacco Hurkacz (vincitore a Miami contro Sinner) e il mancino tedesco Koepfer (quarti di finale agli ultimi Internazionali d’Italia partendo dalle qualificazioni). Nella parte bassa, Musetti incontrerà l’ostico russo Karatsev (semifinalista agli Australian Open e vincitore a Dubai) prima eventualmente di imbattersi in Tsitsipas: Berrettini attende il vincente del match tra Fokina e De Minaur; per Fognini è pronto il serbo Kecmanovic mentre i qualificati Caruso e Travaglia se la vedranno contro la wild-card monegasca Catarina e lo spagnolo Carreno Busta, reduce dalla vittoria a Marbella.
Andrea Curti
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