La pandemia da Covid-19 non è ancora terminata, anzi imperversa in tutto il Globo, ma la caparbietà dei vertici mondiali del tennis è tale da far riaprire il baraccone, ovviamente col doppio delle condizioni di sicurezza che contraddistinguono la vita lavorativa dell’uomo comune. Cinque mesi a casa (ma ad altri purtroppo è andata assai peggio…) non sono facili da digerire per chiunque e la voglia di giocare da leoni in gabbia è dimostrato dalle varie esibizioni (Adria Cup, UTS, ecc.) e dal rispolvero di competizioni abbandonate, tipo i campionati nazionali, considerate manna dal cielo in un periodo di vacche magre. Così il tennis internazionale si è fatto coraggio e ripartirà col torneo femminile di Palermo (terra rossa) del prossimo 3 agosto, in quella che sarà la trentunesima edizione, quindi la grande tradizione siciliana farà da apripista alla tourneé sul cemento americano. Infatti, prima di ferragosto, il 14 per l’esattezza, è in calendario il torneo 500 di Washington, cui seguirà il 1000 di Cincinnati e gli US Open, entrambi sui campi periferici di Flushing Meadows, patria dell’accoppiata hamburger&confusione. I giocatori (quelli che andranno, perché diversi si sono oggi detti contrari) resteranno per un bel po’ confinati nella mega struttura yankee (i più forti sino alla finale del 13 settembre). Dall’8 settembre invece partirà la stagione maschile sul rosso europeo: prima il 250 austriaco di Kitzbuhel, poi il 1000 di Madrid e, dal 21 settembre (dal 20, considerando le qualificazioni), udite udite, gli Internazionali d’Italia del Foro Italico, ultima tappa prima dello Slam francese del Roland Garros. L’ufficialità finalmente è arrivata! Bisognerà farsi trovare pronti per l’edizione numero 90. Dal sito della Federtennis, il presidente Binaghi ha fatto sapere che “con quanto pubblico lo vedremo grazie al dialogo che da domani avremo su questo tema con le istituzioni governative”, aggiungendo che “la tempistica è quella che il nostro partner Sport e Salute aveva auspicato, poi abbiamo preso una decisione in piena condivisione col ministro Spadafora, che ora dovrà dirci, dopo essersi confrontato col Comitato tecnico-scientifico, quanto pubblico ci potrà essere”. Binaghi ha poi dichiarato: “Premesso che gli Internazionali sono in sold out permanente, che si verifica addirittura in anticipo, e che quest’anno potrebbe essere quello buono perché un italiano torni a vincerli, è evidente che nell’interesse del movimento l’obiettivo è che ci concedano il più possibile. La manifestazione viene trasmessa in oltre 200 paesi, può essere una vetrina per mostrare al mondo che il Paese si è risollevato dalla tragedia del coronavirus e vuole ripartire più forte di prima”. Nel dettaglio, il presidente della FIT ha sottolineato che “dovranno essere riorganizzate le misure di sicurezza di questa edizione particolare: ad esempio è possibile che tutti posti di tutti i campi siano numerati. E che, di concerto con Atp e Wta, ci si possa alzare e sedersi anche durante i game, per evitare assembramenti durante le pause dei cambi campo. Esclusi contatti tra pubblico e giocatori, poi percorsi dedicati e più punti di entrata. Oltre alle misure ormai consuete: mascherina obbligatoria e gel per tutti. Queste cose si aggiungono a quelle che dispongono Atp e Wta per garantire la salute dei giocatori e degli operatori al loro sostegno. Noi siamo considerati tra gli sport più sicuri, dobbiamo fare un piano intelligente e innovativo in modo che questa sicurezza valga anche per il pubblico”. Restano comunque situazioni sportive importanti in sospeso; ad esempio, le classifiche mondiali sono state congelate dal 16 marzo e si vocifera che gli Slam si facciano senza qualificazioni, ovvero con i primi 128 giocatori del ranking, per evitare affollamenti di giocatori e coach al seguito. Parallelamente alla ripresa del circuito maggiore, è prevista la ripartenza dei Challenger Atp a partire dal 17 agosto, e gestire un flusso così importante di giocatori (che alimentano migrazioni temporanee), considerati ingiustamente di seconda fascia, non è una cosuccia da poco conto. E poi, l’eterno dilemma: con o senza spettatori?Intanto, che il torneo di Roma sia stato calendarizzato è un fatto positivo, per il resto azzardare previsioni sulla pandemia a medio e lungo termine sono del tutto fuori luogo.

Andrea Curti