Al Foro Italico si è visto il miglior Cecchinato post-pandemia: ha schiantato, in un’ora e 17′ di gioco, lo spagnolo Bautista Agut, 25 del mondo (contro l’83 del palermitano), concedendogli soltanto quattro giochi con un perentorio 6/2 6/2 ma soprattutto dando vita ad un match perfetto, a senso unico, con l’unica sbavatura in dirittura d’arrivo. Che il Ceck fosse concentrato a puntino lo si è visto subito dalle tribune del Grand Stand; straripante il siciliano nel primo set, con due turni di servizio vinti a zero (il secondo e il quarto game), una prima pesante, un gioco di volo rimodellato e lo scambio da fondo campo più che convincente, che a sprazzi ha ricordato quel favoloso Roland Garros 2018 (con 5 palle corte tutte vincenti). Bautista dal canto suo ha commesso sì diversi errori ma non è riuscito ad arginare la verve agonistica e tecnica del tennista palermitano, peraltro parso in grandissima forma fisica, come dimostrano alcuni recuperi prodigiosi. Dopo aver chiuso addirittura con un ace il primo set, Cecchinato ha breakkato subito l’avversario ad inizio di seconda frazione, stordito dai cambi di ritmo del siciliano, e si è portato 2-0 con il serve and volley. E’ stato molto bravo il Ceck a non far rientrare in partita lo spagnolo quando, nel quarto gioco della seconda frazione, ha salvato tre palle break all’iberico prima di volare 4-0. Unico sbandamento nell’ultimo gioco, l’ottavo, con Cecchinato che, alla battuta, ha commesso due doppi falli, ha annullato quattro opportunità del 3-5 allo spagnolo chiudendo il match alla prima occasione, con un diritto vincente in avanzamento che ha lasciato sul posto Bautista Agut. Ora, per entrare negli ottavi di finale, il tennista palermitano dovrà battere l’ostico tedesco Hanfmann, un cammellone potente che, provenendo dalle qualificazioni in quanto numero 101, ha liquidato un irriconoscibile Fritz (9 del ranking) 6/4 6/1. Sinora il tedesco, in quattro partite complessive, non ha ancora perso un set. I precedenti diretti dicono 3-1 per il teutonico ma l’ultimo, la finale del challenger di Rio de Janeiro 2022, ha visto il successo di Cecchinato. Che sia di buon auspicio…Avrà bisogno di fortuna anche il torinese Sonego contro il dio greco Tsitsipas, 5 del mondo (l’azzurro è 48): 2-0 i precedenti per l’ellenico, ma sulla carta non vince mai nessuno, conta il verdetto del campo. Finora Sonego non ha mai perso un set tra Chardy e Nishioka e, conoscendo l’ardore del ragazzo, venderà cara la pelle al dio greco. In corsa agli Internazionali c’è anche Musetti (19)  che ha vinto con autorità il derby con l’emergente ligure Arnaldi (99), che ha avuto la palla del 3-1 e due opportunità del 5 pari nella prima frazione prima di vedersi scappar via il più esperto connazionale. Per Musetti, al terzo turno, c’è lo yankee Tiafoe, 12, inguardabile stilisticamente ma dannatamente efficace, benché sul rosso il suo gioco fatichi di più, come certificano le 2 ore e 36′ per venire a capo del qualificato tedesco Altmaier e i precedenti tornei spagnoli nei quali non è andato oltre il secondo turo. I precedenti tra Musetti e Tiafoe sono 2-2, match assolutamente equilibrato, ma per il bene del tennis in generale e del torneo in particolare sarebbe meglio vincesse Musetti. Le note non liete di giornata sono firmate da Fognini e Giorgi ma con diverso andamento. Fognini (sceso 130) contro il giovane danese Rune (7) le ha prese di santa ragione in entrambi i set. Il ligure ha avuto una reazione di orgoglio solo nella prima frazione quando sotto 1-5, e spinto dal tifo del pubblico, ha abbozzato una reazione veemente che lo ha portato a due punti dal 5 pari ma lì è venuta fuori la straripante potenza fisica del suo avversario che ha fatto la differenza in campo. Anche il secondo set non ha avuto storia e Fognini ha raccolto solo due games, oltre agli applausi del pubblico che forse lo hanno visto a Roma per l’ultima volta. Nel femminile, invece, incredibile harakiri della Giorgi: la marchigiana, n.37, opposta alla ceca Muchova, 52, giustiziera della Trevisan, ha sprecato un vantaggio di 5-1 nel primo set facendosi annullare la bellezza di sette set-point prima di perdere gli ultimi tre punti del tie-break e quindi la prima frazione E pensare che anche nella seconda partita, la tennista marchigiana aveva breakkato l’avversaria in apertura, prima di farsi controbreakkare subito e salutare la partita mentalmente. Così al terzo turno del torneo femminile di questi 80mi Internazionali d’Italia, non c’è neppure una tennista italiana…E non è una bella notizia.

Andrea Curti