L’assassino torna sempre sul luogo del delitto. E’ un must nei gialli classici, ma chi ha ammazzato il torneo bulgaro di Sofia per il secondo anno consecutivo è sempre lui, il tennista azzurro secondo nella classifica nazionale (dietro Berrettini) e il numero 14 del mondo, alias Jannick Sinner il predestinato. Giunto alla sua quarta finale stagionale, da numero 1 del seeding, il ragazzo altoatesino non ha mai perso un set durante la settimana e anche contro una vecchia volpe come Monfils, 2 del torneo (che ha battuto tre volte su quattro), non ha mai avuto un attimo di cedimento. Incredibile, a 20 anni ha già all’attivo quattro titoli con vista sulla top-ten e al Masters di Torino. Oggi è partito bene l’altoatesino, pochi errori e buone accelerazioni di diritto che lo hanno portato subito avanti 3-0 con un break a favore e un Monfils, al contrario, più falloso del dovuto. Il francese, che è tipo tosto e intelligente, ha comunque tentato di cambiar subito tattica, cercando con insistenza il rovescio bimane dell’azzurro e traiettorie basse e tagliate per costringere l’avversario a piegarsi. E due palle del contro-break Monfils se le è procurate con mestiere, astuzia, ma da 15-40 nel sesto game, Sinner ha vinto quattro punti di seguito da veterano, con la sua proverbiale freddezza e lucidità. Così il ragazzo italiano è andato a servire per il primo set sul 5-3 e non si è lasciato sfuggire l’occasione: 6/3, complice anche un errore di rovescio del francese, e tutti a sedersi per il cambio di campo. Monfils si innervosisce, ad inizio di secondo set, per una chiamata a suo sfavore (era effettivamente in corridoio il suo diritto) e, non essendoci l’occhio di falco a Sofia, subisce tutta la frustrazione per non riuscire a controbattere Sinner e cede di nuovo il servizio. L’azzurro consolida a zero il vantaggio (2-0), soffre ma porta a casa il game del 3-1, decisivo perché da lì in poi non cede neppure un punto sul proprio servizio chiudendo 6/4 e una percentuale di punti vinti sulla prima di servizio pari al 93%. “Oggi ho disputato la miglior partita della settimana”, ha dichiarato Sinner a caldo, “Monfils è molto forte e il livello di gioco era alto. Sono stato anche fortunato in certe circostanze ma sono molto contento di aver vinto di nuovo”. “Ha meritato di vincere”, ha ammesso sportivamente Monfils, “ed ha ampi margini di miglioramento”. Già, abbiamo visto Sinner fare punti anche a rete: chissà che non sia un buon auspicio per il futuro, che la sua sensibilità nel braccio non migliori. A 20 anni e con quella testa da fenomeno, si può sperare eccome.

Andrea Curti