E’ stato il match più lungo della storia del torneo di Wibledon per una sfida fra due campioni: 7-6 1-6 7-6 4-6 13-12 dopo 4 ore e 57’. Djokovic bissa il 2018 e porta a 5 i successi. Federer spreca 2 match point dopo una serie infinita di giocate incredibili contro un campione come il serbo numero uno al mondo!

 

Wimbledon, vittoria per Djoko: ma quanto pesa il Grande Slam perso!

Cinque ore di lotta, cinque set lunghi una eternità, una finale storica per la prima volta dell’epilogo pilotato (a Wimbledon il quinto set sul 12 pari. non si va più ad oltranza ma deve chiudersi al venticinquesimo punto), due match point sciupati (Federer), una vittoria ai punti (218 a 204, sempre Federer), maggior games fatti rispetto all’avversario (36-32, ancora Federer); eppure per fortuna o per bravura, di solito al 50%, alla fine l’ha spuntata il numero 1 del mondo, il serbo Djokovic,  campione in carica sull’erba londinese, che con questa affermazione sale a quota 16 Slam, a due tornei da Nadal e quattro proprio da Federer. Da 365 giorni ad oggi, il tennista serbo ha vinto tutti gli Slam, Roland Garros a parte, dove Nadal regna incontrastato da dodici lunghi anni: quest’anno si pensava fosse la volta buona per il Grande Slam, che manca da Laver 1969, esatti 50 anni fa, e invece ancora una volta Parigi è stato fatale e pesa come un macigno. Djokovic, ne siamo certi, tornerà alla carica per agguantare il prestigioso poker mondiale ma intanto si gode un altro primato, la cinquina di Wimbledon, con una sola sconfitta in finale su sei; non è poco. Anche se, obiettivamente, oggi i vincitori sono stati due. Perché Federer ha dato spettacolo allo stesso modo, benché il 21° Slam si sia allontanato con discreta sfortuna.

Nel femminile infine la romena Halep ha distrutto Serena Williams e i suoi sogni di agganciare Margareth Court al 24° Slam; meno di un’ora e i topponi arrotati della Halep, che vede la rete solo da fondo campo non avvicinandosi quasi mai, hanno mandato gambe all’aria Serenona, sprofondata nella sua mediocrità atletica degli spostamenti laterali. Per la romena secondo Slam in carriera dopo il Roland Garros 2018, e la prima volta a Wimbledon che non si scorda mai; per la Williams ennesima bocciatura in finale, arrivata baldanzosa e presuntuosa. Ma il tennis è sport crudele che non permette di sottovalutare gli avversari.

Andrea Curti