Un Sinner riflessivo e lucido si è sbarazzato in tre set dello yankee Paul (14) dando poco spazio allo spettacolo ma tanta tanta sostanza; d’altronde era troppo alta la posta in palio, peraltro l’azzurro ha centrato il record di essere, nell’anno solare 2024, l’unico tennista al mondo (tra uomini e donne) ad aver raggiunto i quarti di finale in tutte e quattro le prove dello Slam. Contro Paul Sinner ha sudato soltanto nel primo set quando, sotto 1-4 di due break in virtù di una caterva di errori gratuiti, si è dovuto rimboccare le maniche e risalire la china, riprendendo le redini del gioco. Così ha portato a casa quattro giochi consecutivi ribaltando in suo favore (5-4) la contesa. L’approdo al tie-break è avvenuto dopo che Sinner non è riuscito a capitalizzare l’unico set point a disposizione: qui la sicurezza nei colpi dell’altoatesino ha fatto la differenza. Nella seconda frazione, il tennista di San Candido ha retto benissimo col servizio concedendo a Paul soltanto cinque quindici in sei turni di battuta (con tre games vinti a zero): e nel secondo tie-break della giornata, si è trovato avanti 3-1 prima di vedersi scavalcare e andare a braccetto sino al dodicesimo punto, decisivo per Sinner. Il terzo set è una passerella verso i quarti di finale dove ad aspettare l’azzurro c’è l’uomo senza bandiera, il n.5 del mondo, il russo Medvedev che vanta un 7-5 in suo favore negli scontri diretti. Sinner però ha vinto 5 delle ultime 6 partite, l’ultima delle quali a Wimbledon, dove perse in cinque set. Dovrà dare assai di più l’azzurro per superare l’ostacolo russo, D’altro canto sinora Sinner ha giocato con avversari modesti (McDonald 140, Michelsen 49, O’Connell 87) e quando ne ha trovato uno degno del suo rango (appunto Paul) è andato spesso in sofferenza. Il 2024 è comunque una stagione piena di luce: 5 titoli (15 in totale in carriera col sigillo degli Australian Open) e 6 sole sconfitte su 56 partite giocate ovvero due volte contro Alcaraz (Indian Wells e Roland Garros), e una contro appunto Medvedev (Wimbledon), Tsitsipas (Montecarlo), Rublev (Canada) e Aliassime (Madrid, ma non è sceso in campo per infortunio). Insomma l’avversario più temibile, lo spagnolo Alcaraz, è stato eliminato ma per battere Medvedev bisogna essere in grandissima forma e Sinner finora non ha mostrato particolare brillantezza atletica. Certo, arrivare infondo a New York sarebbe bello (anche Djokovic si è perso strada facendo) e ciò che trapela è che se, come tutti si augurano, l’azzurro arriverà in finale, potrebbe non partecipare alla Coppa Davis dal 10 settembre a Bologna. Lo stesso Musetti giorni fa si è lasciato sfuggire un “speriamo di essere al completo a Bologna…”. D’altronde Sinner non è nuovo alle rinunce dell’ultimo secondo, in Davis come a Roma, dove si è presentato solo per gli sponsor mentre il pubblico acclamava le sagome di cartone a sua immagine e somiglianza sparse per il Parco del Foro Italico.

Andrea Curti