Ancora dieci azzurri su quindici in gara dopo la prima giornata del Roland Garros: sette uomini e tre donne. Nel maschile, il romano Berrettini ha battuto il nipponico Daniel in quattro set e ora affronterà il figlio del Mago, l’argentino Coria, match altamente alla sua portata, come dimostrano i due precedenti a suo favore. Buono anche l’approccio mentale al torneo del ligure Fognini che, pur non avendo dall’altra parte della rete un avversario temibile (il francese Barrere), ha giocato in scioltezza e con personalità facendo prevalere la “legge” del più forte. Ora per Fognini, n. 29, sceso addirittura al numero 4 d’Italia (dietro a Berrettini, Sinner e pure Sonego), c’è l’ungherese Fucsovics, 44, da lui battuto tre volte su quattro ma che fa del fisico e della solidità la sua arma vincente: avversario difficile considerando la durata dei tre set su cinque, ma non impossibile. Sarà derby invece tra Sinner e Mager così è sicuro che un italiano sarà al terzo turno (contro il vincente di Monfils-Ymer). Sinner, 19 al mondo, è stra-favorito sia per la classifica (Mager è 87) sia per il divario non tanto tecnico quanto nella velocità di palla esistente tra i due. L’altoatesino ha rimontato Herbert vincendo al quinto in Francia contro un francese e pare avere più birra in corpo rispetto comunque ad un Mager che sulla terra ha sempre costruito la sua onorevole classifica entro i 100 del mondo. Bene anche il palermitano Cecchinato che quando sente aria di Parigi pare ringiovanire, rimembrando quel 2018 (semifinale storica) da cui poi è partita tutta la valanga azzurra. Poteva chiudere in tre set il Ceck ma poi, una volta perso il primo set contro il modesto giapponese Uchijama, in scioltezza ha recuperato e in fretta chiuso il match in sue favore. Prossimo avversario l’australiano De Minaur, dal palermitano battuto sempre sulla terra rossa (che sia di buon auspicio!). Le vittorie più belle perché contro-pronostico sono state quelle del veterano Seppi e del più giovane degli azzurri, il toscano Musetti. Seppi, 37 anni e 98 del mondo, in quattro set ha eliminato a sorpresa il canadese Aliassime, 21, giocando un match pressoché perfetto. Non impossibile il secondo turno contro il sud-coreano Kwon-Soonwoo, 91, che si è aggiudicato l’unico precedente sul veloce lo scorso anno. Musetti invece ha spalancato il tabellone a se stesso e anche a Cecchinato (se batterà De Minaur) mandando a casa l’ostico belga Goffin e sfidando quel nipponico Nishioka che lo ha sorpreso la settimana scorsa a Parma. Ma adesso lo conosce, un terzo turno di uno Slam fa gola davvero. Ci sono anche note dolenti purtroppo. Sonego è la ferita che sanguina di più perché il sudafricano Harris sulla terra perde un po’ con tutti; probabilmente il tennista torinese è stato tradito dalla stanchezza, speriamo spezzi l’incantesimo di un risultato ottimo ogni sei-sette tornei (a Sonego manca la continuità di risultati nonostante il numero 28 in classifica). Brutta la sconfitta anche di Caruso col modesto australiano Duchworth, dal siciliano già battuto agli Us Open: forse pure in questo caso si può parlare di un periodo di appannamento fisico. Da Travaglia contro De Minaur ci si aspettava di più ma evidentemente il divorzio dal coach Vagnozzi lo ha disorientato a tal punto da sprecare una serie impressionante di palle-break. Il qualificato Giannessi invece è stato ad un passo dalla clamorosa affermazione su Nishikori, ex 4 del mondo, lottando per oltre quattro ore ma non sfruttando le opportunità che si è procurato nel quinto set. Per quanto concerne il tabellone femminile, la marchigiana Giorgi (80) ha dato segni di risveglio battendo la croata Martic, 23ma giocatrice al mondo, e ora sfida la ventenne russa Gracheva, 88, in un match abbordabilissimo. Anche la toscana Paolini è al secondo turno ma la greca Sakkari è un avversario davvero duro da superare. E poi c’è la fiorentina Trevisan che l’anno scorso partì dalle qualificazioni per issarsi sino ai quarti, sconfitta solo dalla vincitrice polacca Swantek. La romena Cirstea, 54, è un bel banco di prova per la ragazza toscana che cerca continuità di vittorie nel circuito. Infine, la delusione più grande è venuta dalla Cocciaretto che pare stentare a fare il salto di qualità: ha perso facilmente (da lucky-loser) un primo turno non complicato contro la romena Begu, oltre la centesima posizione come lei. Un peccato. Ma si vede guardare oltre.

Andrea Curti