Aspettando fiduciosi Berrettini, già due azzurri sono approdati agli ottavi di finale del Roland Garros, e sono i più giovani, i diciannovenni Musetti e Sinner. Le modalità di accesso al quarto turno del torneo Slam parigino però sono state diverse, perché Musetti ha impiegato cinque set per venire a capo del più bel Cecchinato di stagione, mentre Sinner in scioltezza ha eliminato il colored svedese Ymer. Il derby tra Musetti e Cecchinato è stato bellissimo, una partita di altri tempi, dove la tecnica ha vinto su ogni cosa, sull’agonismo, sulla velocità di palla, sui servizi monstre. Il manifesto del tennis, un match che andrebbe mostrato in ogni scuola per far vedere agli allievi come si gioca davvero. E’ partito bene il Ceck con un break al secondo gioco che ha mantenuto sino al 6/3 della prima frazione, poi sostanziale equilibrio con il siciliano che ha salvato due palle-break nell’ottavo gioco ma nel decimo è capitolato a zero per via delle illusioni di Mago Musetti che ha sparato un diritto (da tre metri oltre la linea) sulla riga piena trovando la chiave per il 6/4 in suo favore. Sulla scia dell’entusiasmo, nel terzo set, Musetti ha collezionato un parziale di 8 punti a 1 che l’ha portato rapidamente sul 2-0 ma Cecchinato non ha mollato, anzi spesso ha preso la rete e ha controbreakkato subito il ragazzo toscano pareggiando 2-2. Addirittura il Ceck avrebbe due palle per strappare di nuovo il servizio a Musetti ma qualche errore di troppo e la verve dell’avversario hanno stoppato ogni velleità del tennista palermitano. Che invece ha perso la battuta nell’ottavo gioco mandando Musetti a servire per il set, set che il toscano ha portato a casa a trenta. Sul vantaggio di due set a uno comunque Cecchinato ha resettato e ripartito: break nel quarto gioco, salvataggio di una palla del contro-break nel sesto e chiusura del set nel nono. Rapido e indolore. Si va al quinto e qui altro spettacolo. Il palermitano si mangia le mani per non capitalizzare una delle due opportunità di break in apertura così + Mago Musetti a salire in cattedra e volare 5-1 con fortuna e bravura. Cecchinato cerca di rientrare in partita ma è tardi: il diritto del palermitano in rete sancisce la vittoria di Musetti e la sua sconfitta che non è una sconfitta, è una non vittoria. Perché comunque entrambi hanno disputato un grandissimo match. Ora per Musetti, che ricordiamolo è al suo primo Slam in carriera (ed è già negli ottavi…) c’è il numero 1 del mondo, il serbo Djokovic, che insegue il Grande Slam (il poker nei tornei Slam). Sinner invece è già una garanzia, essendo numero 19 del mondo, e contro lo svedese Ymer, oltre la centesima posizione, ha vinto per maggiore solidità nei colpi. Primo set rapido, mezz’ora, poi però Sinner soffre un po’, si trova sotto 3-5 e nel decimo gioco deve annullare un set-point all’avversario. Ma si tira fuori da questa brutta situazione con coraggio e, con un parziale in suo favore di otto punti ad uno, porta a casa per 7/5 anche la seconda frazione di gioco. Nella terza, Sinner è sveglio sui break-point altrui, ne annulla ben otto tra l’incredulità di Ymer, e poi nell’ottavo game colpisce col break del 5-3 che lo porta a chiudere il match 6/3. Anche per Sinner ci sarà probabilmente un big agli ottavi, quel Nadal che al momento sta giocando contro l’inglese Norrie ma che lo scorso anno fece disperare e sudare parecchio in campo. Quanto a Fognini, la sua sconfitta contro Delbonis è stata sconcertante nella modalità: non ha mai lottato, è parso svuotato e senza idee. Un peccato perché nella parte bassa del tabellone avrebbe potuto arrivare almeno nei quarti.
Andrea Curti
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