Peggio di così non poteva andare: nella seconda settimana del Roland Garros, gli azzurri vanno a far compagnia ai colleghi francesi e lasciano il torneo, chi più chi meno con rimpianti. Di certo la Cocciaretto poteva far di più contro l’americana Pera ma il servizio non l’ha assistita facendosi controbreakkare più volte all’interno di entrambi i set e lasciando un po’ di amaro in bocca per quello che poteva essere e, ahilei, non è stato. Deve recriminare anche il torinese Sonego che, contro il russo Khachanov, parte alla grande con un perentorio 6/1 2-1 e servizio (pure 4 palle per il 3-1!) prima di smarrirsi, permettendo al suo avversario (che comunque era salito di ritmo) di capovolgere la situazione a suo vantaggio. Il 6/4 per Khachanov dà coraggio al ragazzone moscovita che va a servire al nono game per il secondo set ma Sonego è reattivo, strappa la battuta e porta il sovietico al tie-break. L’azzurro si porta 4-0, va a servire sul 5-2 ma il russo, aggiudicandosi quattro punti consecutivi, ha la palla del set, che Sonego annulla. Il torinese allora si procura l’opportunità di portarsi avanti due set ad uno ma non capitalizza, così la sedicesimo punto Sonego capitola sotto i colpi del moscovita. Persa la terza frazione, l’azzurro si disunisce mentre Khachanov è in fiducia; il 6/1 per il russo nella quarta frazione è la conseguenza dell’andamento in campo. Sfuma quindi il sogno quarti per Sonego, ma anche Musetti si è arreso; il toscano ha racimolato solo sette games in tre set contro il numero 1 Alcaraz che non gli ha concesso praticamente nulla. Mai in partita Musetti, ha tentato di arginare lo spagnolo variando ma oggi il suo avversario è stato semplicemente inarrivabile. La pronosticata finale Alcaraz-Djokovic è dietro l’angolo.

Andrea Curti