Dolori all’anca passati, ora sotto peso e muscolatura un po’ giù: l’altoatesino Sinner ha avuto solo dieci giorni per preparare questo Roland Garros 2024, però la sua presenza è importante perché mantiene vivo il sogno Grande Slam, dato che in gennaio fu proprio l’azzurro a trionfare agli Australian Open. Parigi e la terra rossa in generale, è un po’ il tallone d’Achlle di Sinner, già in condizioni normali figurarsi ora: eppure la concorrenza tra svanendo, soprattutto Djokovic e Nadal non sembrano dare quelle garanzie di successo che avevano una volta. Anche Medvedev pare in calo, e giocatori fantastici tecnicamente come Tsitsipas, sulla lunghezza dei tre set su cinque dei tornei Slam, non avendo la necessaria lucidità fisica, finiscono per perdere la trebisonda anche nei primi turni. Allora chi battaglierà contro Sinner, o meglio contro un Sinner in forma? C’è sempre quel simpaticone di Alcaraz pronto a fare lo sgambetto, oppure il teutonico Zverev che, vincendo al Foro Italico, ha dimostrato di ritornare a grandi livelli e di colmare quel buco nero in cui sta cadendo inesorabilmente la generazione dei FabFour. Ci sarà pure l’otsider di turno (ben venga un altro Guga Kuerten, anche se il brasiliano è unico nelle movenze e nei gesti tecnici) a tentare di guastare la festa all’altoatesino. Intanto domani partono i tabelloni principali, con 15 azzurri al via, 10 tra gli uomini e 5 tra le donne  e già alcuni azzurri sono pronti a scendere in campo. Tra i maschi infatti domani vedremo all’opera il torinese Sonego e il marchigiano Nardi. Quest’ultimo, numero 70 del mondo, ha pescato bene, il francese Muller, 90, da lui battuto due volte su due sulla terra rossa, di recente nelle quali di Montecarlo, ma una partita di uno Slam è un mondo a parte ed è di certo più importante. Sonego invece, n.50, ha un brutto cliente, il mancino Humbert, 17, col quale è in vantaggio sul rosso 2-1 ma in generale sotto 2-3 negli scontri diretti. Il Sonego visto nei primi sei mesi di stagione, forse per il repentino cambio d’allenatore (abbandono del suo storico coach, Gipo Arpino), ha un po’ deluso e qui difende l’ottavo dello scorso anno. Lunedì si concluderanno i primi turni della parte bassa, e dunque saranno di sicuro in campo Sinner, Arnaldi e il qualificato Bellucci. Sinner, 2 del seeding, se la vedrà col colored americano Eubanks, 43 del mondo, discontinuo ma pericoloso; se “imbrocca” la giornata giusta, battere lo yankee è difficile per chiunque. Il soldatino ligure Arnaldi, 36, avrà dall’altra parte della rete il francese Fils, 29 del sedding, altro giocatore di talento non continuo, in grado di fare grandi partite ma anche di arrendersi presto, a seconda di come si sveglia al mattino. Arnaldi deve essere bravo a tenerlo in campo il più possibile senza accorciare i colpi perché lasciare l’iniziativa al transalpino sarebbe un harakiri. Anche il 22enne mancino Bellucci da Busto Arsizio, n. 173, giocatore più da veloce che non da terra, ha un avversario lunatico, quel Tiafoe, 25 del seeding, brutto a vedersi nell’impugnatura e inelegante nelle movenze quanto efficace nel disegnare traiettorie impensabili. Forse il Roland Garros del veterano Fognini, 91, sarà l’ultimo in carriera contro l’attaccante olandese Van De Zandschulp, 100, senza dubbio match alla portata del ligure, il problema è la tenuta fisica. Dal toscano Musetti, 30 del seeding, ci si attende sempre tanto per il suo bagaglio tecnico, ma il colombiano Galan, 105, sulla terra è un avversario rognoso e ci vorrà un Musetti super attento per uscirne fuori vittorioso. Altro incrocio Italia-Francia in Zeppieri-Mannarino, con il primo, il ragazzo mancino di Latina, che ha grosse potenzialità ma a 22 anni è ancora 148, un numero che non si addice alle sue qualità tecniche e fisiche. Mannarino, 22 del seeding, è una vecchia volpe e spesso gioca d’attacco su qualsiasi superficie, per cui Zeppieri dovrà superarsi per accedere al secondo turno. Dulcis in fundo i due semifinalisti di Lione e Ginevra, ovvero Darderi e Cobolli, due ragazzi in gamba che stanno avendo risultati eccellenti. Darderi, 47, dovrebbe battere l’australiano Hijikata,78, che frequenta poco i piani alti del tennis mentre il 22enne romano Cobolli, 56, sulla carta ha un match più complicato contro il 20enne serbo Medjedovic, 134, proveniente dalle qualificazioni di cui si dice un gran bene. Capitolo donne: Bronzetti, Trevisan e Cocciaretto sono state inserite nella parte alta del tabellone, Paolini ed Errani (bravissima a qualificarsi) nella parte bassa. La riminese Bronzetti, 48, ha pescato l’ex numero 1 Osaka rientrata da gennaio nel circuito (match in salita per l’azzurra); la fiorentina Trevisan, 88, un po’ in ribasso, se la vedrà con la qualificata serba Danilovic, 125 (match equilibrato); male è andata alla marchigiana Cocciaretto, 52, che affronterà la mancina brasiliana Haddad Maja, 13 del seeding; la toscana Paolini, 12 del mondo, dovrebbe avere vita tranquilla contro l’australiana Seville, 85; infine la 37eene bolognese Errani, 95, encomiabile nel rimettersi ancora in gioco e a mietere vittime nonostante la sua età, incrocia le racchette con la slovacca Schmiedlova, 53 del mondo. Per lei che ormai gioca libera da ogni condizionamento, possono ancora arrivare soddisfazioni, non soltanto in doppio con la Paolini.

Andrea Curti,