ROMA – Non ci è andata male ma nemmeno benissimo; l’Italia di Coppa Davis, a Londra, ha pescato l’India nel primo turno della nuova edizione (1-2 febbraio 2019, subito dopo gli Australian Open) ed è sicuro che gli azzurri giocheranno sull’erba (o sterco di vacca come nell’85?), superficie congeniale agli asiatici e molto meno agli italiani. Tecnicamente l’erba fa fuori Cecchinato mentre i singolaristi dovrebbero essere Fognini e uno tra l’esperto Seppi e il rampante Berrettini, che può anche giocare il doppio con Fognini (i due hanno vinto di recente il torneo indoor di San Pietroburgo). Quanto agli indiani, nell’ultimo ranking mondiale soltanto il 26enne Bambri è tra i primi 100 (è 97) mentre il secondo è il 23enne n.134 Ramanathan, poi il 28enne Gunneswaran, 164 Atp, e il 21enne Nagal, 320 Atp; in doppio poi è presumibile rivedere il 38enne Bopanna, n.30 nella classifica di specialità. Si giocherà il venerdì e il sabato, con partite al meglio dei tre set e non più tre su cinque, e ad aprire la seconda giornata sarà il doppio, seguito poi dagli eventuali singolari. Obiettivo ovviamente sarà quello di centrare un posto per le Finali che, con la nuova formula approvata lo scorso 16 agosto ad Orlando, vedranno impegnati dal 18 al 24 novembre 2019 in un’unica sede (probabilmente Madrid) ben 18 nazionali: le quattro semifinaliste dell’edizione 2018 (Francia, Spagna, Croazia e Stati Uniti), le 12 vincitrici del turno di qualificazione (da cui si spera esca l’Italia) e due wild card, assegnate a Argentina e Gran Bretagna (ma il criterio ci sfugge)..

Andrea Curti