Dopo l’erba di Londra, il cemento di New York: le diverse latitudini hanno riconsegnato al tennis mondiale la forza ed il talento di Nole Djokovic che a 31 anni, dopo un anno e mezzodi “purgatorio” rivede la luce aggiudicandosi anche gli US Open e risalendo la classifica fino al n:3 del mondo. Ora gli Slam in bacheca per il serbo sono 14 (eguagliando il record di Sampras) contro i 17 di Nadal e i 20 di Federer. All’Arthur Ashe, Djoko non da scampo al suo grande amico Del Potro che resiste soprattutto nel secondo set 7-6 dopo aver perso il primo 6-3. Il terzo set, quello del 6-3 finale entusiasma il pubblico presente. Meryl Streep in tribuna vip si mette le mani nei capelli dopo le tre palle break fallite da Juan Martin Del Potro. Nole resiste e va sul 4-4 e continua a litigare con i supporters argentini del ragazzone Delpo. Djokovic tira un sospiro di sollievo e poi s’impone al tie-break. Nel terzo parziale Delpo tenta il recupero ma è stanco e Djoko gli strappa il servizio nel 4° game che gli permette di andare sul 3 a 1. Stavolta l’argentino recupera il break immediatamente ma non basta per battere il suo amico serbo. E’ infatti Djokovic ad alzare il trofeo di Flushing Meadows. “Nola” è tornato.

ANDREA CURTI