Due italiani agli ottavi di finale in rotta di collisione col numero uno del mondo; il tabellone maschile trova, nella seconda settimana degli Us Open, l’esordiente ligure Arnaldi, ventiduenne, e il predestinato altoatesino Sinner, 6 del mondo con ambizioni elevate, molto elevate. Arnaldi ancora una volta contro pronostico ha battuto il mancino inglese Norrie, 16 del ranking, ma è il modo con cui ha vinto che è inaspettato, annichilendo l’avversario in tre partite secche, non dandogli scampo, non facendolo mai entrare in partita anzi frustrando le sue velleità. E’ stato impressionante come, dal 3 pari del primo set, Arnaldi abbia portato a casa quindici punti consecutivi, aprendo le porte ad una vittoria bellissima e nettissima sul campo. Ora, per il tennista ligure, negli ottavi c’è il number one spagnolo Alcaraz, che ha ceduto un set al bellissimo (stilisticamente parlando) britannico Evans; per uno come Arnaldi, per la prima volta al quarto turno di Flushing Meadows, sarà fondamentale la voglia di stupire ancora del ragazzo ligure, ovviamente iberico permettendo. Compito duro negli ottavi anche per Sinner che contro l’esperto Wawrinka ha tremato quando lo svizzero, nella terza frazione, lo aveva agganciato sul 4 pari. Lì la reazione dell’azzurro è stata facilmente visibile nella faccia tirata e nella determinazione con cui si è ripreso immediatamente il break, chiudendo il set e di fatto la partita con personalità. Adesso per Sinner viene il “brutto”, il prossimo è avversario vero, più forte di quelli incontrati sinora, e potrà dire molto circa le pretese di vittoria finale. Presumibilmente sarà il tedesco Zverev, attuale 12, rientrato a gennaio dopo uno stop forzato e lungo per infortunio e gradualmente tornato schiacciasassi, se questi supererà il bulgaro Dimitrov, sempre ostico sui terreni veloci. E poi forse Alcaraz, se lo spagnolo batterà la sorpresa Arnaldi. Insomma a Sinner manca uno Slam, la consacrazione finale di una carriera cui questo Us Open può dare davvero la svolta. Tanta recriminazione infine nel match della riminese Bronzetti che, nella terza e decisiva frazione, era avanti 4-2 ed ha avuto una palla del 5-2 ma, sul momento più bello, il servizio l’ha abbandonata dando via libera alla cinese Zheng.

Andrea Curti