Con lo slogan ormai must “Io sono felice”, è andata in archivio anche la decima edizione del Memorial “Federico Civolani”, torneo UISP di tennis che si è disputato sui due campi in cemento dell’ASD “Federico Civolani” di Via Cerisano in Roma, zona Tuscolana-Anagnina. Ormai alla kermesse capitolina vogliono partecipare giocatori amatoriali provenienti da ogni parte della Capitale e dalla sua area metropolitana, Castelli e litoranea compresi, sia per la prestigiosità e la tradizione del torneo sia per le “sorprese” per lo più enogastronomiche, che gli organizzatori, Nadia Viola e Alessandro Civolani, da tutti stimati e amati per la loro gentilezza e cordialità, mettono a disposizione dei competitors che si susseguono sui campi di gioco. Così è stata una festa anche questo decimo evento tennistico, accompagnato al prestigioso traguardo delle dieci candeline dal comitato UISP di Roma, Dunlop Italia, Smartsafe, Studio Motoria e Tennis World, da sempre al fianco del torneo. Le soprese a livello tecnico non sono mancate. Erano quattro i tabelloni al via, due maschili e due femminili, entrambi categoria Gold e Silver. Nel Silver femminile ha vinto l’outsider Maria Fanelli che sfruttando le sue doti atletiche, sorprende il folto gruppo del Civolani composto da Tosetto, Del Giudice, Milano, De Col e Sabatini. La Fanelli ha lasciato alle avversarie otto giochi in quattro partite, forse solo la miglior Graf dei bei tempi sarebbe riuscita nell’impresa! Nel Gold femminile ad imporsi è stata la classificata 3.5 Laura Maggiorani che, dopo un percorso netto, ha sofferto non poco in finale dove ha rimontato una agguerrita Lucrezia Cristiano (la quale ha sciupato diverse occasioni del 5-3) aggiudicandosi 6/4 l’ambito trofeo. L’esperienza alla fine ha fatto la differenza in un match sostanzialmente equilibrato e ben giocato dalle contendenti. Passiamo agli uomini. Il Gold maschile ha registrato una serie di defezioni, perfettamente in linea coi professionisti, che inevitabilmente hanno messo fuori causa i favoriti e lanciato i meno accreditati alla vigilia. Lo stesso finalista, il prode Staffolani, non è potuto scendere in campo in finale per un problema al polpaccio (con rischio di stiramento), anche perché “Swartzy” Pugliese lo ha provato parecchio in semifinale; pertanto lo scettro è andato a Mauro Trinca, lesto nella sua semifinale a battere Andrea Marini con l’arma della regolarità. Senz’altro il Silver maschile, col maggior numero di partecipanti (48), ha presentato il tasso di spettacolarità più elevato e ricordando un po’ come quel famoso Canè-Wilander di Coppa Davis a Cagliari datato 1990, ha visto il suo ultimo set il giorno dopo, causa avverse condizioni meteorologiche della domenica pomeriggio. Ad alzare il trofeo è stato il quasi diciassettenne Alessandro Nullo che ha regolato Alessandro Bellisari 6/3, lasciando il massimo dei games a partita persi per strada dal girone alla finale. Il tutto sotto gli occhi compiaciuti di coach Viscardi, che a bordo campo ha assistito allo scontro diretto tra i suoi pupilli. Una menzione particolare va ad Alberto Cenciarelli, giunto a sorpresa (ma meritatamente) tra i migliori quattro dopo aver eliminato Sordi, uno dei favoriti del main draw, con grande autorevolezza. Presente alla cerimonia finale anche l’Assessore nonché Vice Presidente del VII Municipio del Comune di Roma (con delega alle Politiche educative e scolastiche, Politiche per il potenziamento dei servizi 0-6 anni, Edilizia Scolastica, Politiche Giovanili, Sport e Legalità) Marcello Morlacchi, il quale, dopo aver puntualizzato che “il Municipio che rappresento è orgoglioso di aver dato il patrocinio ad una manifestazione così radicata sul territorio“, ha poi chiosato affermando come “questa non sia soltanto una manifestazione sportiva bensì un luogo dove il tennis è il collante di una comunità così coesa su quelli che sono i valori portanti della vita sociale“. In effetti l’intero incasso delle iscrizioni dei partecipanti è stato donato all’AIL Roma nel ricordo sempre vivo e tangibile del piccolo Federico Civolani, che in realtà non ci ha mai lasciati.
Andrea Curti