ROMA- Era praticamente impossibile aspettarsi la stessa cattiveria agonistica della Lazio vista con il Salisburgo. Rigiocare dopo 2 giorni e mezzo e dopo quel match tiratissimo dell’Olimpico contro gli austriaci la condizione non poteva essere ottimale da parte dei giocatori biancocelesti. La risposta di uno stato psicofisico della Lazio si è avuta subito sin dal fischio d’inizio di Rocchi quando la squadra schierata in modo diverso dal solito, con Milinkovic e Luis Alverto a centrocampo ha evidenziato le sofferenze soprattutto in difesa prestando il fianco più volte all’avversario. Avversario piuttosto scarso in verità ma in condizione di poter mettere in difficoltà ripetutamente i biancocelesti fino al gol di Lasagna realizzato al 13° appunto del primo tempo. La Lazio era decisamente messa male sul terreno di gioco lasciando spesso campo aperto agli avversari. C’è voluto un pò di tempo per risistemare l’atteggiamento tattico portando gli esterni di centrocampo un pò più dietro proprio per aiutare i compagni in difesa.. Una volta ristabilite le posizioni il gioco è stato più fluido anche se non veloce. Alla fine la maggior qualità rispetto all’avversario e proprio l’intelligenza tattica dei biancocelesti ha permesso alla Lazio di pareggiare il gol dell’Udinese con il solito Immobile pronto a sfruttare uno scambio veloce in area di rigore. Con il controllo della partita i ragazzi di Inzaghi hanno pensato di più a far viaggiare il pallone nello stretto e nel lungo come fanno spesso fino ad arrivare proprio con i classici passaggi corti al tiro. E proprio da uno scambio oramai imparato a memoria è nato il gol di Luis Alberto in compartecipazione del numero uno dell’Udinese Bizzarri. Con il 2 a 1 in tasca la Lazio non ha avuto particolari problemi ad arrivare fino al termine dell’incontro. Alla fine i tre punti la Lazio se li è meritati ampiamente anche se l’Udinese si è lamentata per alcune decisioni di Rocchi. Tre punti fondamentali che hanno permesso ai biancocelesti di superare l’Inter sconfitta a Torino e di agganciare a 60 punti la Roma sconfitta in casa dalla Fiorentina. Il caso vuole che proprio le due squadre della capitale si contenderanno il terzo posto in classifica proprio nel prossimo derby ma ancor prima ci saranno per entrambe i match di ritorno di Champions per la Roma e di Europa League per la Lazio ma con due stati d’animo e due risultati decisamente opposti per via della sconfitta dei giallorossi con il Barcellona e la vittoria dei biancocelesti sul Salisburgo.
MAURO CEDRONE
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