di DANIELE POTO
L’Italia del basket torna a riaffacciarsi a un mondiale dopo varie edizioni di assenza. Sembrano lontani i fasti delle medaglie agli europei del 1999 e ai Giochi olimpici del 2004. Ora persino un turno preliminare contro le Filippine (non parliamo della Serbia) incute un certo timore. La materia prima interna non è formidabile mentre i giocatori che militano all’estero (Hacket, Belinelli, Datome, Gallinari, Melli) costituiscono la riserva per un virtuale quintetto titolare. Ora che il cittì Sacchetti ha spiccato le convocazioni scremando l’iniziale gruppo di 24 giocatori riducendolo a 19 unità, il pivot titolare Melli, fresco di contratto con i Pelicans americani, ha pensato bene di farsi ripulire il ginocchio con un intervento clinico che destabilizza la squadra azzurra e quasi certamente la priva di un punto di forza. Badate bene, non è un intervento chirurgico provocato da un infortunio. Trattasi di una libera scelta strategica che offre un preciso segnale: “la mia idoneità prestativa in chiave NB è più importante dell’apporto alla causa azzurra”. Che ne pensa il presidente-tifoso Petrucci? E il presidente del Coni Malagò? Tacerà sul retroscena la stampa italiana, chiudendo un occhio rispetto a questa scelta di discutibile gusto? E come si orienteranno gli altri “americani” Belinelli e Gallinari, sempre discretamente propensi alla diserzione? L’esempio disaffettivo di Melli lascia in braghe di tela una nazionale senza lunghi, affidata solo a Brooks e Tessitori, improbabili alternative di fronte ad avversari ben più consistenti. L’episodio di Melli dimostra tutta la forbice tra il reale e il virtuale, tra le dichiarazioni ipocrite di rispetto per la maglia azzurra e gli interessi di vil denaro. In Germania Nowitzki, ormai ritirato e più che quarantenne, ha onorato puntualmente per un ventennio tutte le chiamate della sua nazionale, resistendo al pressing delle sirene “americane”. A differenza del suo pari ruolo Bargnani. La logica è questa. Chi offre di più vince, facendo pesare il valore contrattuale. Club e federazioni impotenti assistono…
Be the first to write a comment.