Che sia un predestinato lo si era capito da diverso tempo, ma che a 23 anni già potesse arrivare ad una semifinale di uno Slam francamente era difficile prevederlo. Ma forse anche per questo che la vittoria sul francese Monfils, dopo 4 ore scarse di lotta autentica, fisica e psicologica, fa di Matteo Berrettini da Roma un giocatore vero, un uomo vero, anche sul campo da tennis. Gli Us Open 2019 hanno quindi un semifinalista italiano da quel lontano 1977, quando Barazzutti, attuale cittì di Coppa Davis, impattò contro l’antisportivo Connors, che gli cancellò un punto importante sulla terra verde di Forest Hills. Il match con Monfils è stato al cardiopalma. Parte lento Berrettini, che si fa sorprendere dal francese al sesto gioco, francese che poi mantiene il servizio e il vantaggio sino al 6/3. Berrettini reagisce volando 2-0, poi è controbreak Monfils al quarto vantaggio nel quarto game ma il romano non si perde d’animo, scappa di nuovo 5-3 e chiude 6/3 a zero con perentorietà col proprio servizio. Comincia l’azzurro a martellare Monfils col servizio e diritto, a variargli il gioco con le micidiali palle corte degne del miglior Cecchinato e il risultato è evidente; 6/2 nel terzo set in suo favore, con due break (al terzo e al settimo game) e una pericolosa palla-break annullata al suo avversario al sesto gioco. S’inceppa però nella quarta frazione la verve tecnico-agonistica del ragazzone capitolino; Monfils tiene i primi due servizi a zero poi, alla quinta occasione, sale 3-1, concede una palla del contro-break all’italiano che non la sfrutta e pareggia il conto dei set per 6/3. Si va al quinto, un thrilling che inizia col break azzurro al secondo gioco, Monfils che lo raggiunge sul 2 pari (con una opportunità del 3-0 per Berrettini non capitalizzata). Dopo di che è monologo azzurro: 13 punti a 1 e il conseguente 5-2 per il ragazzo romano. Che va a servire per il match e per la carriera all’ottavo game ma è proprio la battuta a tradirlo con un doppio fallo che di fatto restituisce la parità al francese annullando il vantaggio del ragazzo romano. Braccetto o troppa foga, fatto sta che adesso la partita potrebbe prendere una brutta piega. Berrettini è comunque bravo a tenere l’undicesimo gioco e a issarsi, sul servizio Monfils, a 30-0 a 30-40. Il secondo match point però svanisce in corridoio, si passa al terzo match point per gentile concessione del transalpino (doppio fallo) ma pure questo sfuma. E allora ecco l’ombra plumbea del tie-break calare sul quinto set. Dove ogni punto è quasi decisivo. Berrettini va ancora avanti 2-0 (mini-break), mantiene il vantaggio 4-1 ma si tocca la gamba e fa tremare i presenti sugli spalti e in televisione. Secondo minibreak ed è 5-2, il francese però è vivo, tira fuori dal cilindro tutta la sua esperienza per riprendersi lo svantaggio, tuttavia Berrettini non molla, anzi ricarica le pile, si prende i restanti due punti e manda a casa il transalpino. Sarà semifinale storica, presumibilmente contro Nadal.
Andrea Curti
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