Matteo Corona

Giorni turbolenti, atmosfera amara e futuro incerto. In casa Roma la stagione – che non è stata propriamente brillante – ha assunto dei contorni ancor più grigi in questo finale. L’annuncio dell’addio di De Rossi e la conseguente aspra contestazione dei tifosi di ieri fuori Trigoria, simboleggiano completamente le varie vicissitudini. Un addio, quello del capitano giallorosso, che lascerà un vuoto incolmabile, non solo dal punto di vista della personalità e dello spessore, ma anche dal punto di vista tecnico. E’ chiaro che il centrocampista – seppur non più giovanissimo – ha dimostrato di saper ancora offrire prestazioni di livello, ed in cabina di regia non è un compito agevole trovare calciatori all’altezza. Un altro che ieri ci ha è messo la faccia con i tifosi – oltre al numero 16 – è stato Claudio Ranieri. Il tecnico, nella conferenza stampa in vista del match con il Sassuolo di sabato, ha toccato molteplici temi, facendolo in modo sempre schietto: “Tutto quello che è successo deve essere uno stimolo positivo, i calciatori sono pronti a tutto. Poteva essere uno stimolo negativo anche la questione dell’allenatore del futuro, ecco perché queste cose devono spronarci in vista di queste ultime due partite. Quando ho accettato l’incarico, sapevo di trovare una squadra dal morale basso. Il mio compito è stato quello di far ritrovare l’attaccamento alla squadra, è ovvio che queste cose non aiutano il mio lavoro. Io ho chiesto il sostegno ai tifosi, ed il loro supporto è stato magnifico perché ci hanno spinto a vincere partite difficilissime. Quanto hanno influito queste situazioni nella partita di Genova? Nessuno può dirlo, ma di certo non hanno aiutato”.

De Rossi “Si parla sempre di leader, ce ne sono per la società, per i social, per i giornalisti, per tutti gli ambiti. Ci sono poi i leader per gli allenatori, lui è uno di quelli. Lui è un uomo vero e ci puoi sempre parlare direttamente, ragiona per il bene della squadra. L’ho visto bello e motivato, certo dentro di sé sarà squassato, non dormirà la notte. Ha sempre giocato anche quando non era al 100%, ha dato sempre tutto. Lui vuole continuare a giocare, ma ha già la mentalità dell’allenatore. Ecco perché dico che è un leader positivo che pensa al bene comune. Parlerò con lui e vedremo. Faccio un appello ai tifosi. Nell’ultima partita si deve dimostrate l’amore per Daniele, per le contestazioni ci sarà tempo”.

Forma della squadra “Zaniolo riprende oggi, aveva il polpaccio indurito. Farà un lavoro personalizzato, mentre gli altri di scarico. Pellegrini credo di averlo a disposizione, ha il solito problema che gli si acuisce ogni tanto. Se non ci sarà con il Sassuolo, la prossima sarà presente”.

Appello ai tifosi “Ho detto semplicemente detto ai tifosi che le decisioni sono arrivate da Londra e dall’America, perché è vero. Non so i progetti futuri di Pallotta, anche perché io a fine stagione andrò via. I cicli finiscono e lo abbiamo visto anche qui in Italia, di come alcune squadre abbiano perso punti di riferimento importanti. E’ la legge del calcio. Per una figura così importante come De Rossi, una considerazione più attenta avrebbe consigliato un altro comportamento. Io dirigente? Io sono allenatore e se fossi rimasto e mi avessero chiesto cosa ne pensavo, lo avrei tenuto. Baldini? Non so quanto incida in generale, non sapendo quello che fa. Sul mio lavoro non incide”.

Totti “Io non so quanto potere ha nel suo incarico. So che mi ha chiamato e quindi  è uno che decide. Non so quanto Francesco sia felice o soddisfatto, queste sono domande che devono essere rivolte a lui. In ogni ambito lavorativo c’è un percorso di crescita”.

Consiglio all’ambiente “Roma è una piazza particolare, i tifosi si sentono partecipi in tutto. Per questo all’Olimpico ti danno un supporto ed una spinta che non danno da altre parti. Il presidente? Nella mia carriera ho trovato pochi allenatori che sono stati quotidianamente ogni giorno vicino alla squadra, ti danno un gruppo e tu lavori, e non ti interessa cosa accade fuori. E’ importante che le cosa vadano bene, che tutto va come deve andare”.

Sassuolo “E’ una squadra ben organizzata, mi sto facendo un’idea. Negli ultimi allenamenti vedrò se mi convince più il 4-3-3 o il 4-2-3-1”.

FONTE FOOTBALLPRESS.IT