Provaci ancora, Serena. Dopo la finale dello scorso anno, persa malamente contro la tedesca Kerber, Serena Williams ritenta la scalata al 24° Slam, record mondiale di Margareth Court, e lo fa a 20 anni dal suo primo successo in uno Slam, US Open 1999. Venti anni di grandissimi successi (72 tornei in tutto) e anni da numero 1 della classifica incontrastata, strapotere in lungo e in largo, per via di un fisico non propriamente femminile e di una testa al di là del normale. C’è solo da chiedersi come abbia fatto a non vincere il Grande Slam, l’ultimo dei quali è targato Steffi Graf 1989. In ogni caso a Wimbledon la Williams vanta 7 vittorie e 3 finali (l’utimo nel 2016), e questa finale raggiunta con merito e anche con sofferenza (ha lasciato due set alle avversarie, alla qualificata slovacca Juvan al secondo turno e alla connazionale Riske nei quarti), è senz’altro un ottimo risultato dopo le vicissitudini della sua travagliata gravidanza. Rientrare con quel piglio non è da tutti ma Serena, ancora una volta, ha dimostrato grinta e determinazione. E ora tra lei e la storia c’è di mezzo la romena Halep: i precedenti dicono 9-1 Williams, con l’ultimo scontro diretto vinto dall’americana 6/4 al terzo sul cemento del Flinders Park di Melbourne lo scorso gennaio. Al terzo set anche la prima e unica sfida sull’erba, secondo turno di Wimbledon 2011, sempre appannaggio di Serena. Non sarà una partita facile, la statunitense lo sa; conterà anche la differenza di età di dieci anni (Serena 37, Halep 27) perché, oltre alla tecnica, nel tennis di oggi la freschezza atletica è una buona percentuale di successo. La Williams, per vincere, dovrà non scambiare troppo contro la romena che è una gran palleggiatrice, tira molto profondo, è assai solida da fondo campo, e non scende a rete nemmeno sotto tortura; anzi per la Halep è la prima finale della sua carriera sull’erba londinese, la più inaspettata forse, la quinta complessiva in uno Slam, con un record non invidiabile di 4 sconfitte e una sola vittoria (Roland Garros 2018). Sarà battaglia tra due ex numero 1 del mondo (ora Serena è 10 e Halep 7) che vogliono a tutti i costi la vittoria per dare una sferzata alla propria carriera; la Williams per la consacrazione definitiva nell’Olimpo della racchetta, la Halep per ripartire da dove era arrivata.

Andrea Curti